Non c’è dubbio che Leao, Theo e Maignan siano i giocatori più talentuosi e rappresentativi di questo Milan. Questa stagione però ha rivelato una leadership un po’ altalenante: il mercato estivo potrebbe portare novità.
La sconfitta rimediata dal Milan contro la Roma e la conseguente eliminazione dall’Europa League hanno di fatto chiuso il ciclo di Stefano Pioli sulla panchina rossonera. L’ultima stagione – quella corrente – ha visto il Diavolo fallire pressoché tutti gli obiettivi stagionali, nonostante un secondo posto in classifica comunque abbastanza soddisfacente.
Oltre alle inevitabili responsabilità del tecnico nato a Parma – che per tutta la durata della stagione non è riuscito a dare nuovi stimoli tattici e motivazionali alla squadra – nell’analisi del fallimento dell’annata deve essere citato anche lo scarso contributo dei top player nelle partite più importanti.
Un contributo latente
Leao, Theo Hernandez e Maignan sono indubbiamente i giocatori più talentuosi e anche rappresentativi del quinquennio del Milan di Pioli. Nel corso delle stagioni si sono affermati gradualmente come punti di riferimento tecnici e non solo all’interno della rosa rossonera. Ciò che però ha evidenziato questa stagione è anche un contributo latente nelle occasioni in cui sarebbe servita maggiore responsabilità. Il doppio confronto di Europa League contro la Roma – valso l’eliminazione per il Diavolo – ha visto tutti e tre i top player rossoneri offrire delle prestazioni di scarso valore tecnico e caratteriale.
La differenza sotto il punto di vista della fame e della tenuta mentale con i giocatori giallorossi è stata lampante. La superficialità di alcuni passaggi di Leao e l’approssimazione con cui Theo è intervenuto in scivolata su Lukaku in occasione del gol del raddoppio di Dybala sono episodi che riflettono una condizione psicologica e un approccio all’impiego sicuramente preoccupanti. Sarebbe utile in via Aldo Rossi e a Milanello riflettere sulle motivazioni che si celano dietro questi approcci. Episodi che nel corso di questa stagione sono stati spesso puntuali nella frequenza. In particolar modo nelle grandi occasioni, laddove un segnale è richiesto.
Hanno smesso di seguire Pioli? Può anche essere, ma non è una risposta sufficientemente esaustiva. Celerebbe infatti una superficialità alla base difficilmente accettabile per giocatori con una leadership tecnica simile. Il Milan nel frattempo prenderà il primo provvedimento con ogni probabilità a fine stagione separandosi da Pioli e avviando un nuovo ciclo tecnico sotto la guida di un nuovo allenatore. Da capire se la rivoluzione riguarderà anche qualche giocatore, dal momento che tutti e tre i nomi sopra citati godono di una discreta attenzione sul mercato.
Il punto su Leao
Il bilancio della stagione di Leao – anche se non è ancora finita – può comunque essere definito positivo. Il portoghese ha proseguito un ciclo di crescita che lo ha visto esplorare nuovi contorni del suo infinito talento. Ha conquistato zone di campo e raggi d’azione differenti rispetto a quelli a cui era abituato. Un percorso di ricerca – quello effettuato dal portoghese – che ha portato a buoni risultati, visto comunque il buon apporto in termini di gol e assist nella stagione.
Leao inoltre deve tutto a Pioli. Con lui è cresciuto ed è diventato un giocatore di livello internazionale. La gratitudine dell’ex Lille nei confronti di tutto l’ambiente rossonero è testimoniata dal rinnovo di contratto firmato lo scorso anno fino al 2028. In diverse occasioni importanti però Leao – come altri giocatori in rosa – non ha risposto presente. Il doppio confronto di Europa League contro la Roma in particolare ha fatto vedere una superficialità e un’insofferenza ancora nitidamente presenti nel carattere del numero 10.
In estate si aprirà il mercato e la presumibilmente nuova guida tecnica del Milan. L’auspicio è che possa aprirsi una nuova parentesi sia per il club che per il giocatore, con l’occasione di proseguire e limare il percorso di crescita già ampiamente intrapreso. Qualora dovessero però essere fatte altre valutazioni in casa Milan, attenzione al Paris Saint Germain. Il club parigino ha Leao nel mirino da diversi mesi e lo ritiene una delle opzioni principali per sostituire Mbappé. Non avrebbe particolari problemi a investire una cifra importante per il portoghese (se non addirittura pagare l’intera clausola).
Bayern su Theo e Maignan
Anche Theo e Maignan hanno diversi estimatori sul mercato e la loro permanenza nella prossima finestra di mercato estiva non è garantita. Nonostante Furlani abbia recentemente rassicurato i tifosi rossoneri sul fatto che i rossoneri non abbiano effettiva necessità di vendere giocatori per finanziare il mercato, si sa che poi quando arrivano offerte importanti ci si siede sempre ad ascoltare. Nonostante una stagione dal rendimento un po’ altalenante, sia Theo che Maignan sono giocatori di primissima qualità nel loro ruolo. Sono infatti titolari della nazionale francese che giocherà l’Europeo quest’estate e quindi inevitabili catalizzatori di attenzioni da parte dei top club europei.
Entrambi hanno un contratto in scadenza nel 2026 e fino a oggi non ci sono stati passi in avanti significativi per il rinnovo. Il Bayern Monaco segue con attenzione i profili di entrambi i giocatori. Ha necessità di trovare un sostituto per Neuer (ormai prossimo al ritiro) e per Alphonso Davies. Il laterale potrebbe partire – come riportato dalla Gazzetta dello Sport – senza rinnovo di contratto. Il club bavarese offrirebbe contratti sicuramente importanti a entrambi i giocatori – che guadagnano oggi al Milan cifre definibili contenute rispetto ai top club europei. Per Theo il Milan non sembrerebbe intenzionato ad ascoltare offerte inferiori ai 100 milioni di euro. Anche se in Germania si parla di possibili offerte intorno ai 60-70 milioni.