Pioli al capolinea, addio a fine stagione: ora Cardinale però deve fare i fatti sul mercato

By Marco Rizzo -

Il periodo di Stefano Pioli al Milan volge al termine e ora la dirigenza comincia a pensare a chi sarà il suo successore. Il ciclo sembra ormai finito, anche se le responsabilità di Cardinale sono tante

Il Milan si è ritrovato nella posizione di vivere la seconda stagione consecutiva senza trofeoi dopo aver vinto lo scudetto nel 2021-22, e l’uscita dall’Europa League contro la Roma giovedì sera sembra aver acceso il desiderio di cambiare le cose. LEGGI QUI: Impresa del Milan Primavera in Europa

I piani per il futuro

L’edizione di questa mattina de La Gazzetta dello Sport conferma che a fine stagione, salvo imprevisti, Pioli concluderà la sua permanenza in rossonero. Anche se dovesse trionfare nel derby, la decisione sembra presa.

La delusione del club per l’uscita dall’Europa League porta a un primo bilancio: a metà aprile il Milan non ha più ambizioni né obiettivi di trofeo, cosa che va contro ciò che vuole la proprietà, responsabile però di una gestione quasi da provinciale, dall’addio di Maldini e Massara al mancato arrivo di un centravanti nonostante l’addio di Ibrahimovic e l’età di Giroud. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Il campionato non è più un obiettivo da tempo e l’imminente scudetto dell’Inter prevale sulla gioia della qualificazione alla Champions League. Il cammino della Coppa Italia si è concluso ai quarti, l’uscita dall’UCL è arrivata nella fase a gironi e poi, più recentemente, è arrivata la eliminazione diretta in Europa League.

Non è accettabile per la società e per Gerry Cardinale (atteso nel derby ma gli sviluppi hanno tolto la certezza della sua presenza). Da qui la necessità di cambiare rotta, ed è già iniziata la fase di studio per trovare un nuovo allenatore. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Non è più un punto di riferimento

Potenzialmente, si potrebbe sostenere che la pressione esercitata su Pioli e sul Milan, in tutta onestà, abbia ridotto le possibilità di un risultato nella gara di ritorno perché la stagione è arrivata fino ad aprile. Tutto è stato puntato su un breve periodo per decidere il futuro e, indipendentemente dal resto del mese, tre partite hanno contato.

Se – ed è un grande se, tutto sommato – Pioli potrà fornire una prestazione che allontani il colpo del ko di Europa League, forse una chance per il futuro c’è, ma questa sembra esigua .

Il ciclo sportivo è ormai finito. La gestione dei 180 minuti contro la Roma non è stata all’altezza della situazione, pur con tutti gli alibi del caso. Il Milan ha fatto un passo indietro. Cardinale a questo punto prenderà Pioli come capro espiatorio del fallimento rossonero. Ma è atteso al varco al mercato estivo, quando i tifosi si aspettano acquisti all’altezza del Milan e non rincalzi di secondo piano.

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