Giorgio Furlani fa il punto sul presente e il futuro del Milan mettendo tranquillità ai tifosi: “Siamo una società sana, non ci occorrerà vendere nessuno”.
Intervenuto ai microfoni di Super Tele su DAZN, Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, ha così parlato de prossimo mercato estivo e non solo: “La nostra filosofia, sembra ovvio, è quella di migliorare la squadra. Quest’anno sarà un lavoro più leggero rispetto allo scorso anno, le basi ci sono. Non è giusto dire che puntiamo solo su una tipologia di giocatori, il lavoro che facciamo come fanno le altre società, è guardare vari criteri. Quando analizziamo potenziali acquisti, partiamo dallo scouting ovviamente che è importantissimo, ci sono i dati di cui si parla tanto che ci aiutano nella scelta, si guarda la storia medica e la personalità del giocatore, oltre ovviamente al tema finanziario. Questi sono tutti elementi per scegliere un giocatore, anche se non ci sono caratteristiche necessariamente in partenza che ti dicono solo di questo o quel tipo”.
Non abbiamo bisogno di fare cessioni
“Siamo attorno ai 400 milioni circa. Quanto può crescere? Domanda complicata. Dipende sicuramente dall’attività che facciamo noi e quindi dal lavoro che svolgiamo coi nostri partners (Puma, MSC, Emirates…), in parte dipende dalle competizioni UEFA e dal lavoro che facciamo con la Serie A per accrescere il fatturato della Serie A soprattutto a livello media. E poi c’è la parte stadio che è importantissima: a oggi come stadio abbiamo San Siro e ci focalizziamo su questo per renderlo un’esperienza migliore per i nostri tifosi. Un domani chi lo sa. Di sicuro non abbiamo bisogno di fare cessioni per rientrare delle perdite. Siamo una società in attivo, abbiamo la possibilità di investire”.
I “Tre Big” e il futuro di Giroud
“Leao, Maignan e Theo Hernandez sono contenti di rimanere al Milan e hanno contratti lunghi”. Giroud? Se decidesse di andare via qualcosa faremo. È stato un grande protagonista dell’anno dello scudetto”.
Settimana fondamentale
“Sarà una settimana chiave sia da tifoso che da dirigente, affrontiamo le prossime gare con grande ottimismo. Adesso è un po’ presto per fare giudizi, sicuramente abbiamo fatto meglio rispetto allo scorso anno. Siamo 12 punti avanti rispetto a un anno fa. Peccato essere usciti dalla Champions, ma il girone era difficile”.
L’influenza di Ibra
“Di Zlatan si è detto tanto. La leadership e le decisioni finali appartengono a RedBird e Gerry Cardinale. Sotto di lui c’è un gruppo di lavoro. Zlatan sta già dimostrando di essere un grande campione anche fuori dal campo. Contribuisce su vari fronti. Poi ci sono altri ambiti di lavoro come quello dello stadio dove Scaroni è molto coinvolto. La leadership è di Cardinale. Ibra ha molta influenza a livello sportivo”.
Il futuro di Pioli
“C’è questo costante essere sotto i riflettori. Dall’inizio della stagione, dopo ogni partita non vinta, le critiche all’allenatore si sono scatenate. Quest’anno ha fatto bene e noi siamo concentrati sulla fine della stagione. È una persona squisita, con cui lavoriamo molto bene e posso dire che siamo fortunati a lavorare con lui. Non puoi giudicare un allenatore su una partita, ma puoi valutarlo su un’intera stagione. Vedremo come finirà la stagione, ma siamo fiduciosi”.