L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport riporta quali potrebbero essere i cambiamenti che verranno operati, a tutti i livelli, al Milan in estate. Ogni dirigente sa che il prossimo mese, mese e mezzo, sarà decisivo per il proprio futuro.
Già nelle prossime settimane il Milan avrà le idee più chiare su tanti aspetti: dal mercato al futuro ‘organigramma passando per l’allenatore, lo stadio e il decisivo percorso in Europa League.
Cardinale dovrà operare scelte difficili che potrebbero cambiare radicalmente non solo il volto in campo del Milan ma anche la nomenclatura dirigenziale. Al netto dell’indagine della Procura di Milano, c’è aria di cambiamenti in via Aldo Rossi.
Il mercato: Zirkzee e…?
Tra le prime e più importanti decisioni che dovranno essere prese c’è sicuramente il nome del prossimo attaccante del Milan. Un investimento che nella mente di Cardinale dovrebbe aggirarsi intorno ai 40-50 milioni di euro.
Un cambio di rotta radicale rispetto al passato che ha visto il Milan operare sul mercato a cifre più basse (20-30) ad esclusione del tanto discusso Charles De Ketelaere, primo grande investimento di mercato dell’era Red Bird.
Cardinale non vuole ripetere gli errori fatti da Maldini e Massara e infatti si affiderà alle abilità di Moncada e ai consigli di Ibrahimovic per indirizzare al meglio i soldi da investire per la prima punta. In questo contesto emerge il nome di Zirzkee, da tutti considerato profilo ideale per sostituire Giroud nella prossima stagione.
Come riportato ieri, Joshua vuole restare in Italia e apprezza l’idea di giocare la Champions con il Milan. Tuttavia il prezzo fissato dal Bologna resta troppo alto, 50-60 milioni, e al Milan occorrerà intraprendere una trattativa spigolosa.
L’attaccante tuttavia non sarà il solo investimento che verrà effettuato dal Milan in estate. Il centrocampista resta un argomento di discussione freddo ad oggi, con il Milan che sembra indirizzato a prenderne uno ma a prezzo di stralcio. La vera questione riguarda invece il mercato in uscita con Bennacer, Leao, Tomori, Maignan e Theo Hernandez, tutti richiestissimi in Europa.
In difesa invece un investimento di un certo spessore verrà fatto e il nome che torna a circolare con insistenza è quello di Buongiorno del Torino. Il centrale granata ha deciso di fare il grande salto in carriera, ma ad oggi sembra l’Inter il club favorito ad acquistarlo.
L’organigramma
L’altro grande capitolo riguarda la dirigenza. Negli scorsi mesi Cardinale ha inserito, anche se in veste non ufficiale, Ibrahimovic all’interno della “stanza delle decisioni” rossonera. Le recenti indagini che hanno coinvolto Furlani lasciano pensare ad una sua possibile estromissione dall’organigramma.
L’ipotesi che sta prendendo piede risponde al nome di Damien Comolli, attuale presidente del Tolosa, club controllato proprio da Red Bird. Comolli è in stretto contatto proprio con Cardinale per definire la cessione del club francese. Operazione che, una volta fatta, potrebbe sancire il suo possibile approdo al Milan in veste di AD.
Comolli in passato ha già ricoperto ruoli simili a Tottenham e Liverpool, due esperienze che l’hanno forgiato e reso pronto nel gestire un Top Club. Secondo quanto scritto da TMW, l’idea che sta prendendo piede porrebbe Comolli a nuovo Ad con Furlani che andrebbe a ricoprire un incarico diverso e meno di responsabilità.
Chi è Damien Comolli
Ex allenatore e scout francese, Damien Comolli riveste oggi il ruolo di Presidente del Tolosa, di cui è stato anche Direttore Sportivo. Nato a Bezìers nel 1976, Comolli ha iniziato la carriera di allenatore sulla panchina dell’Under 16 del Monaco vincendo il titolo nazionale di categoria. Completati gli studi in giurisprudenza e conseguito il tesserino da allenatore, il francese ha tuttavia deciso di applicarsi come scopritori di talenti.
Dal 1996 ha trascorso sette stagioni all’Arsenal ricoprendo il ruolo di scout europeo, portando ai Gunners diversi giocatori importanti come Kolo Touré , Emmanuel Eboué e Gaël Clichy. Tra il 2004 e il 2005 è stato direttore sportivo del Saint-Etienne, club nel quale è tornato nel 2008 ma nonostante i buoni risultati sportivi, non ha lasciato un bel ricordo.“Damien ha speso 22 milioni di euro dei nostri soldi per sette giocatori nell’estate dello scorso anno. Solo uno è titolare in prima squadra adesso. Gli abbiamo dato le chiavi del nostro club e ora siamo in difficoltà finanziarie” ha detto di lui Bernard Caiazzo, co-presidente del club francese.
A cavallo tra le due esperienze al Saint-Etienne Comolli ha rivestito anche il ruolo di direttore tecnico al Tottenham, ottenendo risultati deludenti, e successivamente al Liverpool. Ai Reds (dal 2010 al 2012) i dirigente francese ha creato l’ossatura che sarà poi verrà esaltata da Klopp negli anni a venire.
Nel 2020 l’ultimo approdo al Tolosa, chiamato direttamente da Red Bird. Sotto la sua guida il club francese ha ottenuto prima la promozione in Ligue1 e l’anno successiva la vittoria della Coppa di Francia.
Stadio e Under 23
Oltre agli aspetti dirigenziali e di mercato, il Milan in estate dovrà compiere passi importanti anche sulla questione stadio. Il progetto che dovrà vedere la luce a San Donato resta la priorità, ma con il Comune di Milano sono in corso colloqui anche riguardo al mantenimento di San Siro, nelle prossime settimane verrà presa una decisione.
Oltre allo stadio nella prossima stagione potrebbe nascere anche il Milan Under 23, club giovanile che prenderà parte alla Serie C. Alla guida della formazione rossonera potrebbe finire Daniele Bonera, ma molto dipenderà dalla rinuncia o impossibilità di qualche club di partecipare alla prossima terza serie italiana.
Il futuro di Pioli
L’ultimo tassello per completare il quadro futuro del Milan riguarda l’allenatore. Stefano Pioli sembra aver aumentato, grazie all’ottimo mese di marzo disputato, le proprie chance di restare sulla panchina rossonera anche nella prossima stagione.
Ora al tecnico parmigiano basterà mantenere il passo superando i quarti di Europa League contro la Roma e tenersi sopra la Juventus in classifica per confermarsi.