Baresi: “In Champions abbiamo l’occasione di fare bene”

By Mario Labate -

Intervistato da QS, Franco Baresi, ex leggenda ed oggi dirigente del Milan, ha parlato del momento di crisi vissuto dalla squadra rossonera

Intervistato da QS, Franco Baresi, ex leggenda ed oggi dirigente del Milan, ha parlato del momento di crisi vissuto dalla squadra rossonera: “Nessuno dimentica quello che il Milan ha fatto l’anno scorso, conquistando lo scudetto. Ma quando vinci le responsabilità aumentato e devi dare qualcosa in più, tutti prendono accorgimenti per batterti”.

Non facciamoci destabilizzare

“Ora dobbiamo essere bravi a non farci destabilizzare dalle critiche, uniti per un unico obiettivo, perché rappresentiamo un club e una maglia gloriosa. Il primo pensiero dev’essere la squadra: ricordarci perché e come abbiamo vinto. Le qualità dei giocatori ci sono, nessuno si è dimenticato quanto di buono fatto vedere l’anno scorso. Alla fine sono sempre il campo e il lavoro che pagano: il successo è la somma di tanti sacrifici quotidiani. Quando le cose vanno male bisogna far vedere le proprie doti di disponibilità e altruismo. In rosa ci sono giocatori con esperienze importanti e giovani che hanno la consapevolezza di giocare nel Milan”.

La sosta ha influito

“Non eravamo abituati ad avere questa sosta. La preparazione è cambiata perciò si soffre. Che questo non sia il vero Milan lo sappiamo, è condizionato da qualche infortunio di troppo. Ne usciremo restando uniti”.

Il ritorno di Ibrahimovic

“Sappiamo chi è Zlatan, dove è stato ha vinto. E’ tornato e ha fornito un grande apporto la scorsa stagione. Gli anni passano per tutti, non so cosa potrà dare ma è una figura che trasmette sicurezza e personalità”.

I tifosi e la Champions

“I tifosi l’anno scorso hanno visto una squadra che li ha emozionati: di questo si sono innamorati. Adesso c’è la Champions, siamo agli ottavi, è una grande occasione. Ci sarà un’atmosfera incredibile e il Milan è in grado di giocarsela fino in fondo con il Tottenham. San Siro è stata casa mia per 20 anni, bisogna però guardare avanti. Lo stadio di proprietà o comunque più moderno è importante perché porta molti vantaggi, guadagni e ricavi. Nel resto d’Europa sono avanti. Chi ama il Milan capisce il momento di difficoltà. Non si deve aver paura, mai. Ci vogliono forza mentale, determinazione, coraggio e personalità”.

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