Conferenze Roma-Milan: le parole di Pioli, De Rossi e giocatori alla vigilia

By Mario Labate -

Roma-Milan, giornata di conferenze a Trigoria e Olimpico per De Rossi e Pioli che sono stati accompagnati rispettivamente da Pellegrini e Leao. 

La vigilia di Roma-Milan, ritorno dei quarti di finale di Europa League, è il giusto antipasto alla grande sfida che andrà in scena domani sera all’Olimpico. Rileggiamo insieme le conferenze dei due tecnici De Rossi per la Roma e Pioli per i rossoneri.

Conferenza De Rossi

“L’ansia è parte del gioco. La parte che rimane sempre viva all’interno della partita e all’interno dell’analisi della partita. Mille cose pensi e mille cose influiranno. Ieri sera abbiamo visto Barcellona-Psg e la gara è cambiata con un cartellino rosso. Questo per dire che, all’interno di una sfida, ci sono mille partite, sia per spostamenti tattici degli allenatori, sia per le giocate dei calciatori. La parte emotiva avrà un suo ruolo, ma non determinante perché sono giocatori abituati a giocare queste coppe. Saremo bravi a gestire la nostra ansia”.

“Pioli superiore a me, ma all’andata ho vinto io”

“Penso che conta quello che metteremo in campo noi, come giocatori e loro che negli ultimi anni hanno dimostrato di essere più bravi di noi. Qui da giocatore sono stato eliminato da squadre meno blasonate della Roma e ho eliminato Real, Barcellona, Lione e altre. Queste squadre si portano dietro una potenza economica. I numeri dicono che sono stati superiori, la carriera di Pioli dimostra che è superiore a me, ma all’andata siamo stati superiori noi”.

Le chance della Roma

“Per me è ancora 50-50 e la Roma, che voi non mettete tra le squadre blasonate in Europa, ha fatto 4 semifinali in 6 anni. Al posto di Cristante giocherà Bove. Voglio che faccia una grande partita, perché se lo merita”.

Partita decisiva contro il Milan

“Tutte le partite sono crocevia. Domani è importante perché non voglio che finisca. Pellegrini ha detto una cosa che mi ha fatto emozionare: È un percorso per essere felici e cosa c’è di più importante? Se pensiamo quanto durerà non ci godiamo quello che stiamo facendo. Da quando sono arrivato sono state tante le giornate felici che ho trascorso. Penso a quello, non alle possibilità di rinnovo in base al risultato di domani. È una partita come le altre”.

L’approccio alla gara

“Discorsi sulla gestione del risultato, sull’essere intelligenti, non troppo sbilanciati. Ma sono discorsi che si fanno sempre. Poi se al 90′ saremmo 0-0 non proveremo a fare l’1-0, ma noi la prepariamo per vincerla, per segnargli un gol. Se ci mettiamo a difendere, il loro gol arriverà prima o poi. Questa partita la dovranno fare tanto l’aspetto emotivo, le palle sporche, sia la qualità negli ultimi 16 metri”.

Ultima spiaggia per Pioli

“Quando si parla di situazione si parla della percezione di quello che si legge sui giornali. Non commento non per mancare di rispetto a chi scrive certe cose, ma perché a volte non sono cose vere. Il Milan è secondo e, a parte la partita con noi, le ha vinte tutte, la squadra gioca bene, da quel punto di vista non c’è problema. Si giocheranno un crocevia stagionale perché l’Europa League è un obiettivo per una squadra costruita per essere protagonista in Champions. Sanno che devono vincere perché altrimenti andranno fuori, è un’ultima spiaggia e dovranno ribaltare il risultato”. 

Conferenza Pellegrini

Il capitano giallorosso parte parlando del rapporto con il proprio tecnico: “Ogni allenatore ha le sue particolarità e ti lascia qualcosa che ti rimane dentro per sempre. Con il mister c’era già un certo tipo di rapporto. Quello che ho avuto modo di dire anche a lui è che mi ha stupito sotto tanti punti di vista. Io l’ho sempre reputato una persona che sarebbe arrivata a fare l’allenatore, non un tecnico normale, bensì quello che rivoluziona e che ti invidiano tutti. Non mi aspettavo però che lui fosse già cosi preparato, sono rimasto inizialmente stupito, adesso un po’ meno! Siamo contenti di lui, tutti quanti. Dire che ci fidiamo è poco, ci butteremmo dentro il fuoco per lui”.

Futuro alla Roma

“Mi vedo a vita alla Roma? Sono a casa mia ma allo stesso tempo è bello perché è una sfida continua. Per come vivo la Roma devi venire al campo e meritare questa maglia. Come il discorso che feci sulla fascia, è un gongolino perché mai avrei pensato di ricevere questo dono. La fascia e la maglia della Roma vanno potate sempre non solo quando si gioca la domenica. Per me è un sogno essere qua di fianco al mister che adesso è il nostro  grande mister. Sono contento e vivo il momento sapendo che devo meritarmi sempre lo stemma che ho sul petto. A livello calcistico mi sento bene. Stiamo facendo un bel percorso, se qualche mese fa ci avessero detto di quello che stiamo facendo adesso, saremmo stati tutti contenti”.

Un nuovo percorso

“La Roma ha iniziato un percorso che sta funzionando che per me è la strada giusta. Riguardo me, sono contento di quello che sto facendo. Non mi accontento perché non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo che abbiamo in testa ed è presto per essere soddisfatti. Dobbiamo essere entusiasti, ma mai appagati. Secondo me si può fare bene, lavorare forte come stiamo facendo e creare un percorso che ci renda felici. Sono qui dentro, lo sanno, tutti, sono quello che vedete, tante persone mi dicono che apprezzano la mia trasparenza. Qui dentro, come magari avete capito, per me, io ho un ruolo importante, perché è importante per me che non è legarsi la fascetta la domenica. Quello che posso dire e che mi sento di dire è che alla Roma non mancherei mai di rispetto. Quello che ho fatto o farò sarà sempre per il bene della Roma”.

Una Roma europea

“Penso che questo è ciò che il mister ci vuole trasmettere, ma quella frase l’ha detta più in riferimento ad altre volte dove si pensa che altre partite siano meno importanti. Il mister intendeva che quelle partite ti permettono di arrivare l’anno dopo a giocare contro le squadre che noi vorremmo affrontare l’anno prossimo. È più una questione di testa per giocare sia contro il Milan che con un’altra squadra alla stessa maniera. Negli ultimi anni abbiamo fatto dei percorsi incredibili in Europa, ma siamo mancati in campionato. La Roma è una squadra importante, che deve fare le competizioni più importanti che ci sono, contro squadre con cui merita di giocare. Il nostro obiettivo è quello di riportare la Roma dove merita di essere”.

Sul lungo silenzio

“Sono cose che decidiamo insieme alla società. C’è stato un momento particolare in cui ho subito infortuni a inizio stagione e abbiamo convenuto di concentrarci sulla salute mia fisica e mentale. Può succedere che nonostante sia il capitano, un giocatore venga davanti ai microfoni. Sono stato sempre presente per la Roma. Penso che sia più difficile in determinati casi far capire alla squadra quanto siano difficili altre partite. Queste sono le partite che un giocatore inizia a giocare prima per poi arrivare allo stadio a giocarla davanti a 70.000 persone. Il Milan verrà qui per passare il turno, ma anche la Roma. Abbiamo fatto un’ottima partita a Milano e possiamo replicarla, anzi fare ancora meglio”.

Pioli in conferenza

Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa al fianco di Rafael Leao e proprio a lui ha dedicato alcune battute: “Quando si parla del percorso di un ragazzo che è cresciuto tanto è perché sa prendersi le responsabilità. Rafa sa prendersi le sue, ma noi vinciamo e perdiamo sempre di squadra. Contro la Roma possiamo fare una grande partita, il Milan può vincere perché ha talento, qualità, carattere e in una singola partita può battere chiunque”.

Sulle condizioni della squadra

“Il Milan sta bene, non può essere un risultato negativo a cancellare le qualità di un gruppo. Siamo incappati in un primo tempo non alla nostra altezza, nel secondo avremmo potuto pareggiato. In queste partite però secondo me non conta come arrivi, conta che tipo di prestazione vuoi fare”.

Sulle motivazioni per la sfida di domani

“Conosco molto bene i miei giocatori e so che non sarà una partita semplice nemmeno per la Roma. Moncada? Oggi c’erano le telecamere e avete visto una cosa che per noi è normale prima di una partita. Con Zlatan viene tutte le settimane al campo per un confronto e per ciò che ci aspetta”.

Ultima spiaggia

“Ho letto anche io. Sì, perché l’occasione è solo domani per superare il turno. Noi, però, la Champions League la giocheremo l’anno prossimo e domani daremo il massimo”.

Su Psg e BVB, rivali del Milan nel girone, in semifinale di Champions

“Noi siamo gli stessi che sono andati in semifinale di Champions. Non è questione di ingenerosità, ma che si è alzato il livello e noi abbiamo alzato il nostro livello. Una delle nostre avversarie arriverà in finale, ma ci serve a poco.”

Sui commenti dell’andata “De Rossi l’ha incartata a Pioli”

“A me dà fastidio perdere la partita, poi quello che si dice della partita ci sta. Quasi sempre i giudizi sono condizionati dal risultato finale. Però quella è stata un’altra partita. Abbiamo rivisto la partita, sappiamo cosa dobbiamo fare, anche se domani ci capiteranno altre situazioni e i ragazzi sono sicuro saranno bravi a prevenirle”.

Leao in conferenza

Rafael Leao ha parlato dello stato mentale della squadra dopo la sconfitta dell’andata a San Siro: “Tutti noi, anche io, non abbiamo fatto bene all’andata e abbiamo perso. Ma abbiamo ritrovato fiducia a Reggio Emilia, perché abbiamo dimostrato energia, non ci siamo arresi. Dopo il Sassuolo siamo stati tutti insieme nello spogliatoio, abbiamo parlato: sappiamo l’importanza di questa partita. Ora abbiamo due partite che sono molto importanti per questa stagione. All’andata sono rimasto deluso, perché potevo fare di più, non perché non ci ho provato. Poi ci sono partite che ci sei e non ci sei, così si cresce”.

Sulla sfida con Dybala

“Non mi piacciono questi paragoni. Secondo me Dybala è fortissimo, mi piace, mi dà la gioia nel vederlo, fa cose diverse: nel calcio moderno ci sono pochi giocatori che fanno cose diverse. Dopo la partita mi ha parlato, mi ha dato dei consigli, ho un bel rapporto con lui. Siamo tutti e due forti”.

Sull’essere leader

“Qui in conferenza poteva esserci qualcun altro, ma sì: io voglio essere leader non qui, ma sul campo”.

Sulle critiche

“Io ragiono con le sfide, poi sei al Milan: le critiche ci sono. Se siamo qua è perché abbiamo qualità, ma la pressione che abbiamo su è buona. All’andata sono mancati dei dettagli, loro sono stati più forti nei dettagli. Domani sarà un’altra partita. Dovremo fare meno errori”.

Più fatica quando c’è da lottare

“Secondo me ho imparato in Italia a fare un calcio diverso. Devo trovare nel campo la miglior forma per risolvere questo difetto, devo migliorare. Però imparo tutti i giorni”

Sulla gabbia Celik-El Shaarawy

“È una sfida per me. Io dovrò trovare un modo per passare coi miei compagni. Secondo me sarà un’altra partita. Poi non è solo un fatto individuale: quando la squadra sta bene, il mio talento e tutte le mie qualità arrivano”.

Sul giocare per salvare Pioli

“Giochiamo per tutti noi. Per il Milan. Se giochiamo bene siamo felici noi, per il mister e tutti quelli che lavorano al Milan”.

Tags AC Milan

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici