Milan ko, cosa dicono i giornali: Theo e Conceicao a rischio

Il sogno europeo del Milan si interrompe prematuramente. A San Siro, i rossoneri non riescono a ribaltare lo 0-1 dell’andata e vengono eliminati dal Feyenoord ai play-off di Champions League. La squadra di Sergio Conceição ha iniziato nel migliore dei modi, trovando il gol del pareggio complessivo dopo appena 36 secondi con Santiago Gimenez. Ma l’ingenuità di Theo Hernandez, espulso al 51′ per doppia ammonizione, ha cambiato radicalmente il corso della partita, permettendo agli olandesi di pareggiare e conquistare la qualificazione con un 2-1 complessivo.

Un inizio incoraggiante, poi il disastro

San Siro si era infiammato subito grazie a Gimenez, che aveva riportato la sfida in parità complessiva con una rete fulminea. Il Milan ha dominato il primo tempo, creando diverse occasioni per raddoppiare e chiudere la pratica. Rafael Leao, Joao Felix e Theo Hernandez hanno sfiorato il secondo gol, con il terzino francese che ha persino colpito un palo. Il Feyenoord, che all’andata aveva dimostrato aggressività e dinamismo, sembrava incapace di reagire.

Ma la partita ha preso una svolta drammatica al 51′. Theo Hernandez, già ammonito nel primo tempo, ha simulato in area di rigore, inducendo l’arbitro ad estrarre il secondo cartellino giallo. L’espulsione ha cambiato completamente il volto della gara, dando fiducia agli olandesi e costringendo il Milan a difendersi con un uomo in meno.

Il crollo e le scelte discutibili di Conceição

Dopo l’espulsione, Conceição ha provato a riequilibrare la squadra inserendo Davide Bartesaghi per Pulisic e, successivamente, Youssouf Fofana per Gimenez. Una mossa che ha destato molti dubbi, dato che la squadra aveva bisogno di una presenza offensiva per provare a segnare ancora. La scelta di spostare Joao Felix a falso nove non ha prodotto risultati, e al 73′ il Feyenoord ha trovato il pareggio con Julian Carranza, sfruttando una disattenzione difensiva su un cross dalla sinistra.

Gli ultimi minuti hanno visto il Milan tentare disperatamente di segnare il gol qualificazione, ma senza successo. Le sostituzioni di Conceição non hanno sortito l’effetto sperato, e San Siro ha assistito impotente all’ennesima eliminazione prematura in Europa.

Milan-Feyenoord, le pagelle dei giornali

Il giorno dopo l’eliminazione, i giornali italiani non hanno risparmiato critiche. La Gazzetta dello Sport ha definito l’espulsione di Theo “una follia” e ha assegnato al francese un 3 in pagella. Anche il Corriere dello Sport e Tuttosport hanno puntato il dito contro il terzino rossonero, evidenziando come il Milan abbia praticamente “sprecato” la qualificazione con un suicidio tattico.

La Gazzetta ha dato alla squadra un 5,5 complessivo, mentre Conceição ha ricevuto un 5 per le sue scelte discutibili. Tra i pochi promossi, Strahinja Pavlovic (6,5), che ha dimostrato solidità difensiva, e Santiago Gimenez, autore del gol del vantaggio iniziale. Male anche Rafael Leao e Joao Felix, entrambi poco incisivi nelle occasioni chiave.

Il futuro di Theo e Conceição in bilico

L’espulsione di Theo potrebbe avere ripercussioni sul suo futuro al Milan, specialmente considerando le difficoltà nella trattativa per il rinnovo del contratto. Il suo gesto avventato è il simbolo di una stagione fin qui altalenante, e la dirigenza potrebbe prendere in considerazione un cambio in estate.

Anche la posizione di Sergio Conceição non è più così salda. Il tecnico portoghese, arrivato solo un mese e mezzo fa, ha cercato di difendersi in conferenza stampa, sottolineando le difficoltà di lavorare con una squadra non costruita da lui. Tuttavia, l’eliminazione ha un peso enorme anche a livello economico, con il Milan che perde circa 11 milioni di euro di premi UEFA e rischia un impatto psicologico pesante per il resto della stagione.

Un Milan senza equilibrio

La sconfitta contro il Feyenoord evidenzia un problema ricorrente: il Milan non riesce a trovare continuità e mentalità vincente. La squadra ha dimostrato di poter dominare, ma anche mancare di freddezza nei momenti chiave. Ora i rossoneri dovranno concentrarsi sul campionato e sulla Coppa Italia, ma il morale è ai minimi storici. La stagione è ancora lunga, ma l’uscita dalla Champions lascia un segno profondo, e San Siro si chiede se questa squadra sia davvero in grado di competere ai massimi livelli.

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