Il Milan ha terminato al terzo posto il suo gruppo di Champions League, un esito che non ha consentito ai rossoneri di continuare il loro cammino nella più alta competizione europea ma che non li ha eliminati dalle Coppe. Il Diavolo infatti avrà ora l’opportunità di accedere alla fase finale dell’Europa League vincendo il playoff che dovrà giocare contro una delle sette squadre arrivate seconde nei rispettivi gironi.
Milan Europa League: i precedenti dei rossoneri
Il Milan adesso dovrà concentrarsi sull’Europa League. O meglio, lo farà a febbraio quando giocherà i playoff della seconda competizione europea contro uno dei sette club arrivati secondi nella fase a gironi. Un’occasione da non perdere per il Diavolo che non è mai riuscito ad aggiungere la seconda competizione continentale alla propria bacheca, nonostante le sette Champions League vinte nella sua storia. Nell’incredibile bacheca di via Aldo Rossi, infatti, l’unico trofeo che manca è proprio la Coppa Uefa-Europa League. Pioli e Leao lo hanno sottolineato subito dopo la gara persa contro il Newcastle, il segno che la priorità del Diavolo sia vivere l’Europa League da protagonista.
Nella sua storia il Milan ha partecipato dodici volte (questa sarebbe la tredicesima) alla Coppa Uefa-Europa League, senza tuttavia mai raggiungere grandi traguardi. Le volte in cui i rossoneri sono riusciti ad andare più avanti nella competizione sono state le due semifinali raggiunte nel 1972 (contro il Tottenham, poi vincitore) e la seconda nel 2002 (contro il Dortmund, poi finalista).
Risultati del giovedì favorevoli per il Milano
I risultati di ieri hanno fatto felice e non poco il Milan che in un solo colpo ha eliminato dall’urna tutte le squadre più prestigiose evitando così il pericolo di incontrare il Brighton di De Zerbi, il Villarreal di Matteo Gabbia e il Betis Siviglia dell’ 39;obiettivo di mercato Juan Miranda.
Le possibili avversarie ai playoff
Un’occasione d’oro per Pioli che per qualificarsi agli ottavi di finale di Europa League dovrà vincere una delle sette seconde della fase a gironi in partita di andata e ritorno. Secondo quanto previsto dal regolamento saranno le sopravvissute dell’Europa League a disputare il secondo incontro in casa (24 febbraio) con il Milan che giocherà l’andata sicuramente a San Siro giovedì 15 febbraio.
Le partite più difficili saranno sicuramente quelle contro Friburgo (ottavo in Bundesliga), Marsiglia (sesto in Ligue 1) e in particolare Sporting Lisbona, leader del campionato portoghese con 31 punti (in parità con il Porto). Molto più semplici le sfide contro le altre due francesi Stade Reims e soprattutto Tolosa, ottava e quindicesima in classifica. Incontro pericoloso quello contro lo Sparta Praga, primo in campionato e in grado di eliminare il Betis Siviglia nell’ultima partita del gruppo. L’incontro decisamente più facile sarebbe quello con gli azeri del Qarabag, arrivati secondi nel gruppo nonostante un saldo reti di -2.
Milan Europa League: i potenziali guadagni
Una domanda interessante che cercheremo di analizzare analizzando il percorso fatto l’anno scorso dalla Roma che è arrivato in finale. Aggiungendo i premi di partecipazione (3,63 milioni), il ranking storico (4 milioni) e il passaggio degli ottavi (1,2), quarti (1,8), semifinali (2,8) e aver disputato la finale (4 ,6 milioni), la squadra di Mourinho ha guadagnato circa una ventina di milioni, ai quali si avrebbero potuto aggiungere i 4 derivanti dalla vittoria della Coppa e i bonus risultati che avrebbero portato il premio finale a 25 milioni.
A questo importante andrebbe poi sommato l’incasso proveniente dal botteghino per le partite in casa con il Milan che l’anno scorso in Champions ha fatto record con le sfide contro Tottenham, Napoli e Inter andando a guadagnare ad incassare oltre 10 milioni a partita. In Europa League i prezzi dovrebbero essere più bassi ma l’entusiasmo che segue da sempre la squadra di Pioli potrebbe anche portare un tutto esaurito abbastanza sicuro.
