1° ottobre Empoli-Milan, 13 novembre Milan-Fiorentina. Apertura e chiusura toscana per le 12 partite in 44 giorni che attendono i rossoneri guidati da Stefano Pioli prima della sosta Mondiale
1° ottobre Empoli-Milan, 13 novembre Milan-Fiorentina. Apertura e chiusura toscana per le 12 partite in 44 giorni che attendono i rossoneri guidati da Stefano Pioli prima della sosta Mondiale. Una partita in meno di quattro giorni per un mese e mezzo, con otto importanti appuntamenti di campionato e quattro di Champions League.
Lo staff del Mister ha preso la rincorsa con un weekend sul lago, per stare insieme, per compattare, per cementare. Il gruppo squadra unito e di granito, guidato da uno staff che gruppo lo è a sua volta. Le tre partite in una settimana il Milan ha iniziato a viverle dal 27 agosto in poi, quando da Milan-Bologna a Milan-Napoli, la squadra ha disputato cinque partite di Serie A e due di Champions League nel giro di 22 giorni.
Sono i ritmi del calcio di oggi, in generale, ma anche in particolare di questa stagione inframmezzata dal Mondiale. Ritmi che bisogna cercare di affrontare modulando al millesimo i carichi di lavoro e sperando che la successione delle partite impatti il meno possibile sulla salute e la tenuta fisica dei giocatori. Quando il ritmo inizia a mozzare il fiato, il rischio è quello di pensare al periodo e non alla partita singola.
Situazione che il Milan vuole evitare, imponendosi di pensare partita per partita. Lo ha già dichiarato Stefano Pioli, quando a domanda sul trittico Chelsea-Juve-Chelsea, ha risposto con chiarezza: “Veramente prima c’è l’Empoli e sarà tutt’altro che una partita facile…”. Avanti così.
