Il Milan si spacca su Pioli: Cardinale ha deciso, la dirigenza si oppone

By Mario Labate -

Il Milan si appresta ad affrontare la sua settimana più importante, quella che deciderà il futuro di Pioli e del progetto tecnico. 

La sconfitta contro la Roma ha riaperto una ferita nel rapporto tra Pioli e la proprietà del Milan, che ora attende una grande prestazione nel match di ritorno.

Un’eventuale eliminazione ai quarti di Europa League sarebbe la “goccia che fa traboccare il vaso” per Gerry Cardinale. Il patron di Red Bird già nel recente passato aveva parlato di “delusione” per la stagione vissuta dai rossoneri.

Il mese di marzo sembrava aver parzialmente messo una pezza, ma la sconfitta con la Roma ha nuovamente cambiato tutto.

Longo parla di spaccatura tra proprietà e dirigenza

A fare ulteriore chiarezza sul momento vissuto dal Milan è Daniele Longo che in una live su IG ha parlato di due visioni radicalmente diverse tra Cardinale e Furlani.

“Cardinale ha già deciso di non proseguire con Pioli per la prossima stagione . C’è tuttavia una parte della dirigenza, capitanata da Furlani, che invece spinge per la sua riconferma” .

Una opposizione di idee che sarà soggetta a nuove modifiche dopo la gara contro la Roma. Se il Milan dovesse uscire dall’Europa League allora la stagione di Pioli rischierebbe di essere “indifendibile” portando al fatidico esonero in estate. Al contrario ottenere il pass per le semifinali potrebbe portare anche Cardianle a cambiare le proprie idee riguardo al tecnico.

Chi potrebbe sostituire Pioli

Sempre Daniele Longo ha svelato come, secondo lui, il prossimo tecnico del Milan potrebbe arrivare dall’estero. Il giornalista ha ribadito come Lopetegui non sia la prima scelta, al contrario di Thiago Motta ora però più vicino alla Juve, ma le cose potrebbero cambiare.

Discorso totalmente arenato invece per Antonio Conte che, come vi avevamo già anticipato, non è mai stato un nome preso in considerazione dal Milan.

Un’altra possibilità potrebbe riguardare invece la promozione di Abate alla guida della prima squadra. L’ex terzino è molto apprezzato da Ibrahimovic e anche lui in questa settimana avrà un banco di prova importante: le Final Four di Youth League.

Un’ipotetica vittoria della “Champions Under 20” da parte del Milan Primavera potrebbe spingere il nome di Abate nella stratosfera dei candidati per il post-Pioli. Dall’altra parte perdere contro la Roma di De Rossi, allenatore giovane e inesperto alla pari di Abate, potrebbe essere interpretato come un messaggio velato da parte del destino.

Ricordiamo inoltre che anche da esonerato Pioli continuerà a ricevere dal Milan 4 milioni di euro per un’altra stagione, motivo in più per puntare su un tecnico come Abate. Un profilo giovane, già interno alla società e dall’ingaggio molto basso.

Cardinale vuole la seconda stella da Ibrahimovic

L’edizione odierna de La Repubblica ha inoltre fatto chiarezza sul reale potere di Zlatan Ibrahimovic al Milan. Il giornalista Enrico Currò ha spiegato come per Cardinale il ruolo che Ibrahimovic abbraccerà nel prossimo futuro sarà simile a quello dell’ormai ex direttore tecnico Paolo Maldini. “L’azionista di maggioranza ha dato mandato ad Ibra di conquistare la seconda stella nel 2025 dandogli il pieno controllo dell’area sportiva”. 

La prima mossa dell’ex attaccante sarà quella di aggiungere Jovan Kirovski alla guida dell’U23 e prendere una decisione definitiva riguardo al futuro del progetto tecnico. Il futuro di Pioli è dunque nelle mani di Zlatan.

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