Dumfries che ha avuto parecchi scontri con Theo Hernandez negli ultimi derby, incluso quello della scorsa settimana in cui entrambi i giocatori sono stati espulsi .
Ssul pullman scoperto che ha accompagnato l’Inter in trionfo per le vie di Milano, Dumfries ha esposto uno striscione che lo ritraeva intento a tenere al guinzaglio proprio il laterale francese dipinto con le fattezze di un cane.
Una scelta non propriamente da “galantuomini” e che è stata accompagnata, giorni dopo, dalle scuse dello stesso giocatore nerazzurro. Dumfries infatti ha pubblicato un comunicato su Instagram esprimendo rammarico per la decisione di esporre lo striscione che gli è stato consegnato, mentre la FIGC indagherà sull’accaduto .
“Ieri è stata la giornata più bella per me, per tutti i giocatori e per tutta la società. Grazie mille ai tifosi che sono intervenuti in migliaia alla parata. È stata una bellissima sensazione festeggiare con tutti voi, ha significato tantissimo per la squadra”, ha detto.
“Durante la parata ho mostrato uno striscione che mostrava un’immagine inappropriata. Sono un giocatore che ama la rivalità nel calcio, è una parte cruciale di ogni gioco. Mi rendo conto che tenere in mano lo striscione è stato un errore di giudizio da parte mia e per niente intelligente.
Anche Sala si lega alla schiera delle prese in giro
Ieri l’Inter ha vinto 2-0 contro il Torino a San Siro. Al triplice fischio la squadra nerazzurra è salita su un pullman scoperto per sfilare con la Coppa Scudetto tra le vie della città. Un titolo che vale la seconda stella ai nerazzurri che, con la vittoria nell’ultimo derby, hanno ipotecato la 20esima conquista dello Scudetto.
Sala, noto tifoso dell’Inter, intervenuto alla manifestazione che commemora la morte dello studente Sergio Ramelli, ha rivolto uno sfottò al club rivale: “Il Milan? Hanno tre anni, se si sbrigano un po’ posso fare il sindaco che dà due volte l’Ambrogino per la seconda stella”.
La sagra del buonismo è già finita
Neanche due stagioni fa però le parti erano invertite con il Milan che trionfava per le vie del capoluogo meneghino sfoggiando il 19esimo Scudetto. In quel caso fu Krunic a sfoggiare il vituperato striscione “La Coppa Italia mettila nel…” che provocò lo sdegno compatto di tutta la popolazione nerazzurra, dirigenti e giocatori compresi. Oggi l’Inter fa lo stesso, se non peggio, perché come diceva De André “Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”