Allenatore Milan, per il futuro della panchina circolano tre nomi: Stefano Pioli, ovviamente, ma anche Thiago Motta e Antonio Conte. Vediamo chi ha più chance di essere il tecnico rossonero
Nonostante manchino ancora diversi mesi per la fine della stagione, in tanti stanno già ipotizzando quale possa essere lo scenario futuro della panchina del Milan.
Pioli, dopo quattro stagioni alla guida dei rossoneri, è sul punto di voltare pagina. Il Diavolo dal canto suo non smette di seguire Thiago Motta, ma da Ibra arriva la suggestione più grossa: prendere Antonio Conte.
L’edizione odierna di Tuttosport, prende in esame proprio questi tre noni (Pioli, Thiago Motta e Conte) provando a delineare quale possa effettivamente essere il futuro allenatore del Milan per la stagione 2024/25.
La fine dell’era Pioli?
I due punti persi sabato sera contro il Bologna e la successiva vittoria dell’Inter contro la Fiorentina, hanno reso ancora più difficile, se non addirittura impossibile, le chance di rimonta del Milan nella lotta Scudetto.
Inter e Juventus sono troppo lontane e i rossoneri ad oggi non sembrano aver lo stesso passo di chi le precede, dall’altro lato però la questione qualificazione in Champions League non sembra essere in discussione.
Stagione complicata
L’eliminazione nella fase a gironi della principale competizione continentale e la resa contro l’Atalanta in Coppa Italia hanno inevitabilmente influito sul giudizio da esprimere sulla gestione Pioli: considerata insufficiente per quanto concerne questa stagione.
Questo fattore, in aggiunta all’interesse che la dirigenza ha indirettamente espresso su altri tecnici, lascia pensare che il futuro di Pioli possa essere altrove (magari Napoli) e non più a Milanello. Un ciclo vincente e straordinario che sembra essere giunto al capolinea, forse per entrambi.
Ad oggi tuttavia la proprietà continua a continuerà a dimostrare fiducia nei confronti del tecnico parmigiano, una figura per cui essere riconoscente è il minimo. Tuttavia per la prossima stagione si intravedono grandi novità.
Thiago Motta la scelta più logica
Più volte nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato di come il tecnico oriundo sia considerata la prima scelta per sostituire Pioli a partire dall’estate per la dirigenza rossonera.
Visionato in diverse occasioni da emissari del Diavolo, Thiago Motta convince sia da un punto di vista tattico, che da quello economico e progettuale. L’ex Inter ha un contratto in scadenza a giugno con i rossoblù e un ingaggio piuttosto basso (2 milioni), inoltre ha già dimostrato di saper valorizzare come pochi i giovani prospetti che ha a disposizione.
Con Motta anche Zirkzee
Tra questi spicca ovviamente il nome di Joshua Zirkzee, il volto del Bologna di Thiago Motta, capace di incantare per la sua classe e tecnica diversi Top Club, tra cui proprio il Milan. L’arrivo del tecnico oriundo spingerebbe a Milanello anche l’attaccante olandese che difficilmente vorrà fare a meno del proprio “guru”.
Il profilo di Thiago Motta è dunque, per grandi versi, la scelta più logica e appoggiata da Furlani e Moncada che continuano a tenerlo in alta considerazione.
Antonio Conte è la scelta “vincente” di Ibrahimovic
Se Thiago Motta è considerabile come scelta logica, spesso nel calcio per vincere occorre avere la mentalità giusta, fattore che Zlatan Ibrahimovic conosce bene e non ama trascurare.
Proprio per questo motivo il nuovo super-consulente di Gerry Cardinale avrebbe avanzato a gran voce il profilo di Antonio Conte per il dopo-Pioli. Un allenatore esperto, approfondito conoscitore della Serie A e soprattutto “Vincente”.
I problemi per arrivare a Conte
Tutto vero, tutto perfetto, però Conte rappresenta un cambio radicale sia dal punto di vista progettuale (ama lavorare con giocatori già esperti anziché giovani), che da quello tattico visto il suo 3-5-2 di fabbrica, da sempre utilizzato.
A queste due problematiche non secondarie si deve aggiungere anche un fattore economico: nell’ultima avventura al Tottenham, Conte ha percepito uno stipendio da 15 milioni di sterline l’anno, circa 7 volte in più di Thiago Motta e il quadruplo di Pioli.
Proprio per questo motivo il suggerimento di Ibrahimovic, che verrà sicuramente preso in considerazione da Cardinale, appare troppo lontano dall’attuale visione societaria che considera la vittoria fondamentale, ovviamente, ma al giusto prezzo.