La cessione di Tijjani Reijnders al Manchester City ha aperto un vuoto importante nel cuore del centrocampo rossonero. Il Milan si è quindi messo all’opera per trovare un sostituto all’altezza, puntando su due profili giovani ma già affermati: Javi Guerra del Valencia e Ardon Jashari del Club Brugge. La dirigenza — da Massimiliano Allegri, in predicato di sedere sulla panchina rossonera, fino a Igli Tare e Geoffrey Moncada — valuta con attenzione i due candidati per il nuovo corso del centrocampo milanista.
Javi Guerra, talento spagnolo ma investimento pesante
Classe 2003, Javi Guerra è un centrocampista moderno: completo, fisico, ma anche dotato di buona tecnica e visione di gioco. Nella stagione 2024/25 ha collezionato 36 presenze in Liga con tre gol e tre assist, meritandosi la convocazione con la Spagna U21. Il suo profilo piace molto al Milan, tanto che lo spagnolo è stato al centro di nuovi contatti lo scorso 13 giugno. Tuttavia, come riportato da Matteo Moretto sul canale YouTube di Fabrizio Romano, Guerra non rappresenta una priorità assoluta per il club in questo momento, anche a causa della valutazione economica: il Valencia lo valuta tra i 25 e i 30 milioni di euro, una cifra che i rossoneri non sono disposti a spendere nell’immediato.
Jashari, l’alternativa
Il secondo nome nella lista è quello di Ardon Jashari, centrocampista svizzero classe 2002 attualmente al Club Brugge. Più propenso agli inserimenti offensivi rispetto a Guerra, Jashari ha concluso la stagione con quattro gol e sei assist in tutte le competizioni. Il suo profilo piace per la capacità di coprire l’intero campo e per la duttilità tattica. Tuttavia, anche in questo caso, il nodo è economico: il prezzo richiesto dal Brugge è considerato troppo elevato dalla dirigenza rossonera, che vorrebbe trattare al ribasso per provare ad avvicinarsi al cartellino senza forzare.
Strategia e riflessioni sul futuro
Al momento, né Guerra né Jashari sembrano destinati a un’accelerazione immediata. Entrambi restano monitorati, ma il Milan si sta muovendo su più tavoli, valutando anche altri profili meno onerosi. La volontà di costruire un centrocampo giovane, dinamico e tecnico è chiara, ma servirà pazienza per trovare l’incastro perfetto, sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Guerra e Jashari restano nomi caldi, ma il vero affondo potrebbe arrivare solo se le condizioni economiche dovessero cambiare.