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Igli Tare è il Ds scelto dal Milan, la strategia: dall’allenatore ai rinnovi

Dopo mesi di voci, frenate e ripensamenti, Giorgio Furlani è tornato su una vecchia idea: Igli Tare al Milan. L’ex direttore sportivo della Lazio, lungamente corteggiato, sembrava ormai fuori dai radar rossoneri, ma nelle ultime settimane tutto è cambiato.

L’interesse per Tare ha provocato una ristrutturazione interna nel management del Milan. Inizialmente contrario a cedere maggiore controllo a Gerry Cardinale, Furlani ha infine aperto la strada a una nuova figura centrale nella gestione sportiva del club.

Tare-Milan, un’accoppiata sorprendente

L’approdo di Tare in rossonero non è ancora ufficiale, ma appare imminente. Una scelta che solleva interrogativi: quanto il Milan si fiderà davvero del dirigente albanese? Un interrogativo legittimo, se si considera che appena una settimana fa lo stesso Furlani ribadiva che la società avrebbe mantenuto la supervisione sulle scelte di mercato.

Se così fosse, Tare potrebbe trovarsi a proporre nomi che la dirigenza è libera di ignorare. Una dinamica che rischia di svuotare il suo ruolo, riducendolo a una figura di facciata. Ma il Milan non può permettersi una nomina simbolica: serve un uomo forte, in grado di decidere e incidere.

Per saperne di più sul passato dirigenziale di Tare: Igli Tare su Wikipedia

Un’estate decisiva per il futuro del club

Il primo grande banco di prova per Tare sarà la finestra estiva di mercato, considerata da molti la più importante degli ultimi anni per il Milan. Non si tratta solo di colpi in entrata e uscita, ma di una vera e propria rifondazione.

Le priorità sono tre:

  • Un nuovo allenatore, con Maurizio Sarri in pole position.
  • Il nodo rinnovi, a partire da due pilastri come Mike Maignan e Theo Hernandez.
  • La strategia di mercato, con diversi interrogativi ancora aperti sulla rosa.

Il futuro DS sarà chiamato a muoversi con rapidità e lucidità. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, Tare si è già fatto un’idea del lavoro che lo attende, assistendo di persona alla deludente finale di Coppa Italia.

Il Milan ha bisogno di una guida solida

Il club è in una fase di transizione delicatissima. L’addio imminente di Sergio Conceicao, la necessità di ricompattare lo spogliatoio e la pressione dei tifosi rendono fondamentale la figura di un direttore sportivo autorevole.

Tare ha dimostrato in passato di saper costruire e valorizzare, anche con budget contenuti. Ora dovrà farlo in un contesto diverso, più esigente, ma con maggiori risorse. Il Milan non può permettersi errori, e lui lo sa bene.

Secondo le ultime indiscrezioni, Tare è già al lavoro. È pronto a diventare il punto di riferimento del nuovo corso, un dirigente operativo, rispettato e centrale. A patto, ovviamente, che gli venga concessa piena fiducia.

Tags AC Milan
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