Il Milan è ormai vicino alla nomina del nuovo direttore sportivo. Dopo settimane di incertezza e di valutazioni, il profilo scelto dalla dirigenza rossonera sembra essere quello di Fabio Paratici. A confermare questa direzione è il recente viaggio dell’amministratore delegato Giorgio Furlani a Londra, dove ha incontrato l’ex dirigente di Juventus e Tottenham per discutere gli ultimi dettagli della trattativa.
Il casting si chiude: Paratici in pole position
Dopo il licenziamento di Paolo Maldini e Ricky Massara, il ruolo di direttore sportivo era stato provvisoriamente affidato ad Antonio D’Ottavio. Tuttavia mandato del ds italiano è durato poco a causa di divergenze sulla visione progettuale. Nel frattempo, Geoffrey Moncada è stato promosso direttore tecnico, garantendo una continuità parziale nell’area sportiva del club.
Diverse le ipotesi vagliate per il nuovo direttore sportivo, ma alla fine il nome di Paratici ha prevalso su altri candidati come Igli Tare e Tony D’Amico. Il dirigente piacentino, fortemente voluto da Furlani, ha il profilo internazionale ed esperienziale che il Milan stava cercando. Su Paratici permane tuttavia lo spinoso caso legato alla sospensione per l’inchiesta sulle plusvalenze, in vigore fino al 20 luglio.
Strategia italiana e progetto a lungo termine con Paratici
Il Milan sembra voler voltare pagina dopo una stagione deludente, e la nomina di Paratici potrebbe rappresentare il primo passo verso una nuova identità. Una delle priorità dell’ex dirigente juventino è quella di rafforzare la componente italiana all’interno della squadra, favorendo l’inserimento di giocatori già presenti in nazionale.
Allo stesso tempo, anche il capitolo allenatore potrebbe subire una rivoluzione. Tra i nomi in lizza per la panchina rossonera figurano Massimiliano Allegri, Antonio Conte e Roberto De Zerbi. La scelta dell’allenatore sarà strettamente collegata alla progettualità che Paratici intende sviluppare: con Allegri ha già avuto un incontro di recente, mentre la pista che porta a Conte appare più complessa.
Il ritorno in Italia dopo l’esperienza all’estero
Per Paratici si tratterebbe di un ritorno nel calcio italiano dopo quattro anni trascorsi all’estero, dove ha lavorato per il Tottenham. Alla Juventus, il dirigente ha costruito gran parte della sua carriera sotto la guida di Giuseppe Marotta, ottenendo successi significativi con nove scudetti consecutivi. Tuttavia, lontano dall’ombra dell’attuale dirigente dell’Inter, Paratici ha vissuto qualche difficoltà nel replicare i risultati, soprattutto in Inghilterra.
Nonostante ciò, il Milan crede fermamente che il suo profilo possa essere l’uomo giusto per ricostruire un’identità forte e competitiva. La trattativa è alle battute finali e la chiusura dell’accordo potrebbe arrivare a breve. Con il suo ritorno in Italia, Paratici avrà l’opportunità di rilanciare la propria carriera e dare una nuova impronta al club rossonero.
Un nuovo inizio per il Milan

L’arrivo di Fabio Paratici potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova era per il Milan, caratterizzata da una maggiore valorizzazione del talento italiano e da un progetto sportivo ambizioso. La presenza dell’amministratore delegato Furlani a Londra testimonia la volontà del club di accelerare i tempi e pianificare il futuro già in vista della prossima stagione.
Se l’accordo andrà in porto, il Milan potrà finalmente mettere fine a un periodo di incertezza dirigenziale, ripartendo con una figura di esperienza e spessore internazionale. I tifosi rossoneri sperano che questa sia la scelta giusta per riportare la squadra ai vertici del calcio italiano ed europeo.