Champions, stadio e mercato: 7 motivi per cui al Milan c’è da essere ottimisti

By Mario Labate -

Non si respira certo serenità al Milan viste le tante incertezze riguardanti la prossima stagione. Tuttavia ci sono sette motivi per cui i tifosi possono guardare al futuro con ottimismo. 

Un finale di stagione sicuramente non entusiasmante per il Milan che, senza più obiettivi, affronta le ultime due gare di Serie A guardando già al futuro. La trafila sul prossimo tecnico ha già avuto le prime ripercussioni con i tifosi in aperta opposizione con la proprietà per aver anche solo valutato il nome di Julien Lopetegui.

In un momento in cui è difficile essere positivi, a volte è importante fare un passo indietro per guardare le cose nel loro insieme. Guardando il futuro del Milan ci sono infatti alcuni aspetti per cui essere ottimisti.

1. Genealogia europea

Il Milan si è qualificato per la quarta volta consecutiva alla prossima (nuova e più ricca) Champions League. Un fatto non scontato considerando i sette anni di assenza dalla massima competizione europea (dal 2014 al 2021).

È stato detto più e più volte da tutte le proprietà susseguitesi in via Aldo Rossi che garantire la continuità in UCL è una base fondamentale per il successo futuro.

Alcuni potrebbero aver pensato che si trattasse di un fatto scontato dopo la stagione 2021-22, ma la difficile situazione in cui riversa il Napoli ha dimostrato che mantenere lo stesso passo da un stagione all’altra non è sempre facile.

Inoltre, la vittoria sul Cagliari ha assicurato alla squadra l’accesso alla Final Four della Supercoppa Italiana, che si disputerà in Arabia Saudita. Ciò porterà una bella somma di denaro extra.

2. Un’estate emozionante

Dopo che l’esonero di Paolo Maldini e Ricky Massara, Geoffrey Moncada e la sua squadra si sono messi al lavoro acquistando 10 giocatori durante l’ultima finestra di mercato estiva.

Gli investimenti fatti dal Milan la scorsa estate si sono rivelati vincenti sul campo, almeno in termini di numeri. I giocatori acquistati dai Rossoneri nell’estate 2023 hanno contribuito complessivamente a 47 gol e 23 assist in questa stagione, pari al 73,7% di tutti i gol segnati.

La prossima campagna acquisti non sarà probabilmente così ricca a livello quantitativo ma porterà sicuramente in dote alcuni elementi di qualità soprattutto nei reparti di attacco e difesa. La caccia a centravanti e centrale difensivo sarà entusiasmante e speriamo anche proficua.

3. Sviluppo giovanile

Il Milan continua a lavorare sul progetto della squadra Under 23 per rafforzare ulteriormente il settore giovanile, che sta dando risultati promettenti. Sei giocatori della Primavera hanno esordito con la prima squadra in questa stagione. Inoltre la Primavera ha raggiunto per la prima volta la finale di UEFA Youth League e per il secondo anno consecutivo la Final Four.

I risultati della squadra di Ignazio Abate sono la prova che nel settore giovanile rossonero c’è un gruppo di giocatori di grande talento. Un’ottima base su cui fondare il prossimo Milan Under 23, che dovrebbe vedere la luce nella prossima stagione.

La nuova squadra, che partirà dalla Serie C, avrà alla guida Daniele Bonera e la probabile partecipazione di diversi giocatori attualmente in Primavera come Noah Raveyre, Jan-Carlo Simic e Francesco Camarda.

4. Solidità finanziaria

L’ultimo bilancio è in utile dopo 17 anni (dal 2006), con ricavi record che superano i 400 milioni di euro. Altrettanto positive sono le attuali previsioni di budget, che consentono ulteriori investimenti nel settore sportivo.

Abbiamo analizzato le proiezioni per i conti 2023-24 e abbiamo evidenziato come l’aumento dei ricavi provenienti da vari flussi dovrebbe far registrare un profitto ancora maggiore quest’anno.

Ovviamente le intenzioni della proprietà ora devono essere quelle di sfruttare quel profitto per potenziare la squadra, ma senza l’uno non ci può essere l’altro, e questo ogni tifoso del Milan lo sa bene.

Questa ripresa economica mette il Milan su una base molto più stabile rispetto ai suoi concorrenti (vedi Inter e Juventus) anche agli occhi della UEFA.

5. Esplosione commerciale

Accanto agli sforzi sportivi, il Milan continua a rafforzare le sue attività commerciali sotto la proprietà americana, come forse era prevedibile data la partecipazione di Red Bird sia nell’aera dello sport che in quella dell’intrattenimento.

Nella stagione 2022-23 il club ha chiuso 31 accordi, inclusi importanti rinnovi con PUMA ed Emirates. Lo scorso novembre è stata inaugurata Casa Milan Dubai, la nuova sede del club in Medio Oriente.

Inoltre, il marchio Milan continua a crescere in modo significativo. Brand Finance ha evidenziato la crescita più alta al mondo nel 2023. Il club è anche considerato, secondo recenti ricerche di mercato internazionali., il club calcistico italiano più stimato negli Stati Uniti e in Cina.

6. Un garante

Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan non era affatto scontato. I colloqui andarono avanti per diverse settimane perché entrambe le parti avevano bisogno di garanzie, e alla fine lo svedese si sentì pronto a tornare in rossonero sotto un’altra veste.

Inutile dire che Zlatan rappresenta un valore aggiunto in termini di carisma e identità per il Milan. Non solo, ma può offrire la sua esperienza per aiutare a fare da mentore ad alcuni giocatori che ne hanno bisogno.

Ma soprattutto, riavere Ibrahimovic in campo è garanzia di ambizione sportiva. Durante tutta la sua carriera l’ex attaccante ha sempre dimostrato di possedere un’ambizione fuori dal comune che l’ha permesso di diventare una leggenda dello sport.

Stiamo entrando nella prima estate con Ibra dirigente e in questo momento non sarebbe giusto giudicare il suo operato. Saranno i prossimi mesi a stabilire se e come la sua presenza influirà positivamente sul Milan.

7. Nuovo stadio

Come ampiamente documentato, Milan e RedBird stanno lavorando attivamente al progetto del nuovo stadio e sperano di regalare ai tifosi una nuova casa di cui essere orgogliosi.

Il proprietario Gerry Cardinale considera lo stadio cruciale affinché il futuro del club rimanga nell’élite del calcio europeo e mondiale, visti i ricavi che genererebbe.

San Donato sembra essere il sito prescelto quindi, anche se comporterà uno spostamento fuori la città di Milano, darà la possibilità al Milan di creare una propria “cittadella”. Ci sarà un nuovo store, un museo, un hotel, una nuova sede, negozi e altro ancora.

Potrebbero volerci alcuni anni prima che il progetto si realizzi, ma una volta fatto il Milan potrà dirsi finalmente tornato grande.

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