Quando RedBird Capital ha acquisito l’AC Milan al termine della stagione 2021-2022, l’obiettivo dichiarato era chiaro: trasformare il club rossonero in un marchio globale di sport e intrattenimento, ben oltre i confini del calcio. Un’ambizione alta, in linea con la visione americana dello sport business, anche se i risultati sportivi più recenti non hanno sempre rispecchiato questa ambizione.
L’acquisto del club è avvenuto dal fondo Elliott Management, che aveva già risanato e rilanciato il Milan sul piano economico. RedBird, però, punta a qualcosa di più: fare del Milan un brand, un asset strategico, una vetrina globale.
Milano è un “fondo flagship”: la scoperta
La vera notizia arriva da un’analisi attenta condotta dall’avvocato e scrittore Felice Raimondo, che ha scovato una dicitura interessante sul sito ufficiale di RedBird Capital: il Milan è etichettato come “fondo flagship”.
Ma cosa significa, esattamente, “fondo flagship”? Secondo la terminologia finanziaria, un fondo flagship è l’investimento più rappresentativo di una società: il più grande, il più longevo o il più noto. È il prodotto di punta, quello che incarna la filosofia e l’approccio della società d’investimento. Wikipedia definisce il termine “flagship” come l’elemento guida o simbolico di un’organizzazione.
Nel caso del Milan, RedBird lo presenta come esempio perfetto del proprio modello di investimento, al pari di Talent Systems, un altro fondo strategico che opera nel settore del casting e dell’intrattenimento.
Un’apertura a nuovi investitori?
Il dettaglio ancora più interessante, però, è nascosto nella descrizione del Milan sul sito RedBird. Qui si legge che l’obiettivo è trovare un “partner attivo” per sostenere la crescita a lungo termine e raggiungere obiettivi strategici. In parole semplici: si cerca un investitore esterno, qualcuno pronto a iniettare capitale fresco per accelerare l’espansione del brand Milan.
Non è un caso che negli ultimi mesi siano circolate più volte voci su un possibile ingresso di fondi dal Medio Oriente, anche se sempre smentite rapidamente. Tuttavia, la definizione di “fondo flagship” unita alla ricerca di un partner rende il quadro molto più chiaro: RedBird è pronta a fare spazio, ma solo al partner giusto.
Il Milan tra finanza e campo
Questa nuova prospettiva apre scenari importanti: il Milan, pur rimanendo centrale nel progetto RedBird, potrebbe presto cambiare pelle ancora una volta. Non necessariamente con una nuova proprietà, ma con un ingresso strategico che porti nuovi capitali, competenze e visione globale.
Resta da vedere come tutto questo si tradurrà sul campo. Perché, alla fine, anche il progetto più ambizioso deve passare per i risultati sportivi. Ma una cosa è certa: per RedBird, il Milan non è solo una squadra di calcio. È un asset strategico, un biglietto da visita, un simbolo globale.
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