Il Milan si prepara a una nuova rivoluzione tecnica. Dopo l’addio di Paulo Fonseca, Massimiliano Allegri e Igli Tare stanno lavorando fianco a fianco per plasmare una squadra in grado di esprimere un calcio dominante e solido. Le prime mosse di mercato e le parole dei protagonisti tracciano una direzione chiara: qualità, compattezza e gestione del possesso palla.
L’ex direttore sportivo della Lazio, Tare, ha delineato il profilo della squadra che ha in mente: «Compatta, in grado di dominare le partite e con giocatori dal grande possesso palla». Una visione che, almeno nei principi, riecheggia le intenzioni iniziali di Fonseca, ma con un approccio più strutturato e adatto al contesto attuale.
Il fallimento dell’idea Fonseca e l’eredità
Fonseca aveva annunciato un Milan coraggioso, offensivo e reattivo, ma la realtà è stata diversa. Nonostante l’intenzione di imporre il proprio gioco, la squadra rossonera nella stagione 2024-25 è rimasta ancorata al contropiede, complice un centrocampo incapace di reggere ritmi alti e dettare tempi.
La transizione, più che il dominio, è stata il marchio di fabbrica di un Milan che ha fatto fatica a trovare una vera identità. Allegri e Tare sembrano determinati a non ripetere lo stesso errore.
Centrocampo al centro del progetto
Il cuore del nuovo Milan sarà il centrocampo. Gli arrivi di Luka Modrić e Samuele Ricci rappresentano un chiaro upgrade tecnico e mentale. Tare ha confermato: «Il centrocampo sarà il reparto su cui interverremo di più. È lì che vogliamo alzare la qualità del gioco».
In questo senso, la lista dei possibili rinforzi comprende profili come Granit Xhaka, Ardon Jashari e Javi Guerra, chiamati a raccogliere la pesante eredità di Tijjani Reijnders, autore di 15 gol nella passata stagione e punto di riferimento anche fuori dal campo.
Il sistema pensato è un 4-3-3, con il regista arretrato come perno per costruire in modo ordinato e mantenere equilibrio. È prevista anche la possibilità di adattare la fase di costruzione con un 3+2, per dare più fluidità al gioco.
Leao e Pulisic le frecce, ma serve un centravanti
Il Milan continuerà a sfruttare le qualità in transizione di Rafael Leão e Christian Pulisic, ali devastanti a campo aperto. Ma il vero nodo resta il centravanti.
Tare è alla ricerca di un profilo “alla Olivier Giroud”: forte fisicamente, efficace in area e capace di aiutare nei momenti in cui le partite si bloccano. Si cerca un riferimento offensivo di peso, che completi il tridente e garantisca quei gol pesanti che sono mancati nelle scorse stagioni.
Equilibrio, qualità e ambizione
Il nuovo Milan di Allegri e Tare si fonda su un mix di equilibrio tattico e ambizione tecnica. Non si tratterà di una rivoluzione romantica, ma di una costruzione meticolosa, con l’obiettivo di rendere i rossoneri di nuovo protagonisti in Italia e in Europa.
La sfida è trovare interpreti all’altezza, soprattutto in mezzo al campo e al centro dell’attacco. Ma la direzione è chiara: basta transizioni, è il momento del controllo.
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