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Divock Origi riappare a Casa Milan: risoluzione lontana, ma necessaria

Un ritorno inatteso e carico di simbolismo: giovedì pomeriggio Divock Origi è riapparso a Casa Milan, quasi un fantasma del recente passato rossonero. L’attaccante belga, sparito dai radar della prima squadra e da quelli della dirigenza, ha fatto una comparsa lampo al quarto piano della sede del club. Un segnale, forse, che qualcosa si sta muovendo per risolvere un caso spinoso che va avanti da troppo tempo.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la presenza di Origi è frutto anche del lavoro di Igli Tare, recentemente entrato nei quadri dirigenziali del Milan, che avrebbe riaperto il dialogo con il giocatore dopo mesi di silenzio.


Contratto pesante e futuro incerto

L’obiettivo dell’incontro era chiaro: trovare un accordo per la risoluzione anticipata del contratto, in scadenza nel 2026. Tuttavia, l’incontro non ha portato ad alcun risultato concreto. Origi, che percepisce 4 milioni netti a stagione (5,2 lordi grazie al Decreto Crescita), non è rimasto a lungo nella sede, lasciando presagire una trattativa ancora tutta in salita.

Per il Milan, liberarsi di questo ingaggio pesante è diventata una priorità, soprattutto dopo un anno in cui il giocatore è rimasto completamente fuori dai piani tecnici, senza mai allenarsi né con la prima squadra né con il Milan Futuro. Un’assenza totale dal campo, che ha trasformato il suo contratto in un costo a perdere.

L’ipotesi buonuscita e i prossimi passi

Per chiudere con un anno di anticipo il contratto, sarà necessario trovare un’intesa sulla buonuscita. Il club è disposto a trattare, ma l’attuale distanza tra le parti impone almeno un secondo incontro, previsto nei prossimi giorni. In caso contrario, lo scenario peggiore per il Milan è dietro l’angolo: un’altra stagione da separato in casa, con ulteriori milioni sprecati.

Origi, che ha compiuto 30 anni ad aprile, dovrà decidere se rilanciare la propria carriera accettando una via d’uscita o restare fermo ancora una stagione. Per un giocatore che nel 2019 è stato l’eroe della Champions League vinta dal Liverpool, sembra incredibile trovarsi in una situazione così marginale.


Il Milan attende una risposta

Il tempo stringe e la dirigenza rossonera vuole chiudere il caso al più presto. L’operazione Origi si è rivelata un errore costoso, ma può ancora essere gestita con razionalità se si riuscirà a evitare un secondo anno a vuoto. Per ora, l’unica certezza è che il ritorno del belga a Casa Milan non è bastato a sciogliere il nodo.

Ma forse è il primo passo verso una conclusione necessaria, per il bene di entrambe le parti.

Tags AC Milan
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