Il futuro di Mike Maignan è una delle questioni più spinose che il Milan si trova ad affrontare in vista della prossima stagione. Dopo il fallimento del trasferimento al Chelsea, la situazione legata al portiere francese è rimasta bloccata e tutt’altro che semplice da risolvere.
Il club rossonero si trova di fronte a un dilemma a tre vie: vendere, rinnovare o perdere il giocatore a zero. Qualunque sia la scelta, l’impressione è che si potesse fare di più già mesi fa, quando c’erano margini per trattare, ma fu proprio il Milan a tirarsi indietro. Oggi, quel mancato accordo pesa come un macigno.
Chelsea in stand-by, ma Allegri osserva
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l’addio di Maignan è uno scenario più che concreto. Il Chelsea, che aveva già provato a portarlo a Londra, potrebbe tornare alla carica alla riapertura del mercato. Ma è un altro nome a spuntare sullo sfondo: Massimiliano Allegri.
L’ex tecnico della Juventus, secondo alcune fonti, vorrebbe farne il pilastro della sua nuova squadra, puntando su un assetto difensivo solido, dove un portiere con le qualità di Maignan farebbe la differenza. Le sue doti tecniche e la leadership lo rendono un profilo perfetto per un progetto simile.
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Il rinnovo è un miraggio: la scadenza 2026 incombe
Maignan compirà 30 anni la prossima estate, ma il Milan non sembra avere fretta di blindarlo. Al contrario, cresce la sensazione che una separazione possa essere accettata se dovesse arrivare un’offerta importante o se le condizioni per il rinnovo non fossero soddisfacenti.
Il contratto attuale scade nel 2026, e se non arriverà un’intesa entro l’inizio del 2025, il rischio concreto è quello di perderlo a parametro zero. Uno scenario che, per un club attento alla sostenibilità economica, rappresenterebbe un danno significativo.
Prestazioni, tensioni e “sliding doors”
Il rendimento di Maignan in campo è stato condizionato anche dal clima teso attorno al suo futuro. Il fallimento delle trattative per il rinnovo ha lasciato il portiere deluso, se non apertamente frustrato. Tuttavia, un ritorno ai suoi standard abituali potrebbe rimescolare le carte.
Nel caso in cui il francese tornasse a brillare, il Milan potrebbe riaprire il dialogo con basi diverse. Altrimenti, sarà il tempo a decidere, e quella scadenza nel 2026 potrebbe diventare un punto di non ritorno.
Resterà allora solo il tempo per i rimpianti. E per chiedersi: “Cosa sarebbe successo se…”?
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