L’estate è appena iniziata, ma in casa Milan è già caos. Dopo la nomina di Igli Tare come direttore sportivo e il ritorno in panchina di Massimiliano Allegri, le acque invece di calmarsi si agitano. Tijjani Reijnders ha già salutato Milano, destinazione Manchester City, e ora tocca a due colonne della squadra: Mike Maignan e Theo Hernandez.
Il portiere francese è sempre stato considerato un pilastro su cui ricostruire, ma le difficoltà legate al rinnovo contrattuale e le pressioni del Chelsea hanno complicato tutto. Allegri avrebbe voluto trattenerlo, ma l’affare potrebbe chiudersi entro martedì, quando scade la finestra del mini-mercato internazionale.
Maignan al Chelsea? Il Milan pronto ad accettare 24 milioni
Secondo Gianluca Di Marzio, il Milan ha abbassato le pretese iniziali: da una valutazione di 30 milioni di euro si sarebbe passati a un possibile accordo sui 24 milioni, con alcune fonti che parlano addirittura di 20 milioni. Una cifra che appare oggettivamente bassa per un portiere considerato tra i migliori in Europa e campione della Ligue 1 con il Lille nel 2021.
Per intenderci, Maignan è oggi il titolare della Francia, una delle favorite ai prossimi Europei, e ha dimostrato ampiamente di poter reggere la pressione di palcoscenici importanti come la Champions League.
Effetto domino: Theo Hernandez potrebbe seguire Maignan
Ma la questione non si limita a Maignan. Il possibile addio del portiere a cifre contenute potrebbe infatti aprire un precedente pericoloso. Anche Theo Hernandez, altro perno della squadra e nazionale francese, ha espresso il desiderio di cercare nuovi stimoli lontano da San Siro.
Durante un recente incontro tra il club e l’agente Manuel Garcia Quilon, si era stabilita una base di 30 milioni di euro per il trasferimento del terzino sinistro. Ma ora, con Maignan vicino al Chelsea per meno, Theo potrebbe chiedere un trattamento analogo. “Se Mike può andarsene per 20, perché non io?”, è il ragionamento che si fa largo.
Un bivio per la dirigenza: serve una linea chiara
Il Milan si trova davanti a un bivio: svendere i suoi campioni per rientrare nei parametri economici oppure fissare paletti chiari per evitare un fuggi-fuggi generale. La gestione dei rinnovi e delle cessioni sarà la vera prova del nove per la nuova dirigenza targata Tare-Allegri.
In un mercato sempre più competitivo, cedere due big sotto prezzo non solo indebolirebbe la rosa, ma darebbe un segnale di debolezza pericoloso anche sul piano della trattativa futura. I tifosi, pur preparati all’idea di dire addio a Maignan e Theo, si aspettano che lo si faccia alle giuste condizioni.
Il rischio più grande per il Milan, a oggi, è che le prime mosse di mercato creino un effetto domino negativo. Con Reijnders già partito, Maignan in bilico e Theo pronto a seguire, il club rossonero deve agire con lucidità e fermezza. Cedere sì, ma non svendere.
Un’estate che doveva essere di rilancio potrebbe trasformarsi in un nuovo punto di partenza — ma solo se gestita con visione e rigore.
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