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Milan, parte il restyling con Tare: Chiesa, cessioni e il nodo Saelemaekers

Dopo l’ottavo posto in campionato e l’esclusione dalle coppe europee, il Milan ha avviato un processo di rifondazione radicale. Il nuovo direttore sportivo Igli Tare, affiancato da Geoffrey Moncada, ha già iniziato a lavorare negli uffici di Casa Milan con l’obiettivo di rivoluzionare la rosa rossonera. Tra i profili seguiti, spicca quello di Federico Chiesa, in uscita dal Liverpool. L’ex juventino non rientra più nei piani dei Reds, e potrebbe rivelarsi un’occasione per il Diavolo.

Tare, che ha lasciato la Lazio nel 2023 dopo oltre 15 anni di servizio dirigenziale (→ Igli Tare su Wikipedia), porta con sé un bagaglio di esperienza importante, ma la missione non sarà semplice.


Chiesa, tra sogno e ostacoli economici

La dirigenza rossonera è pronta a trattare per Federico Chiesa su basi sostenibili: l’idea è un prestito con diritto di riscatto, con una cifra fissata attorno ai 15 milioni di euro. Tuttavia, l’ostacolo principale resta l’ingaggio dell’esterno italiano, che attualmente percepisce 7,5 milioni netti a stagione dal Liverpool.

Per sbloccare l’operazione, è previsto un incontro con l’agente Fali Ramadani: il Milan punta a una mediazione sull’ingaggio o a un contributo da parte del club inglese. La trattativa resta delicata, ma l’interesse dei rossoneri è concreto, soprattutto nell’ottica di un restyling offensivo.


Abraham, Okafor, Chukwueze: le prime idee per l’attacco

La linea offensiva del Milan per la prossima stagione prende forma con i primi nomi sul taccuino. Oltre a Chiesa, il reparto potrebbe vedere protagonisti Tammy Abraham, Noah Okafor e Samuel Chukwueze. Chi, invece, è destinato a partire è Lorenzo Colombo, che rientrerà dal prestito all’Empoli ma verrà messo sul mercato.

L’obiettivo è costruire un attacco più incisivo e completo, con profili tecnici e atletici adatti a un Milan che, privo di impegni europei, dovrà concentrare tutte le energie sul campionato.


Jovic in bilico: si discute il rinnovo

Altro nodo da sciogliere riguarda Luka Jovic, il cui contratto con il Milan è in scadenza. Anche per lui è stato fissato un incontro con Ramadani, il cui esito sarà decisivo per la permanenza dell’attaccante serbo in rossonero. Il rendimento altalenante dell’ex Real Madrid non ha convinto pienamente, ma una permanenza a cifre ridotte non è esclusa.

Tare e Moncada dovranno valutare se Jovic può rappresentare una risorsa utile o se è il caso di puntare su altri profili.

Saelemaekers, affare sfumato con la Roma

Sembrava tutto fatto per il passaggio di Alexis Saelemaekers alla Roma, ma la trattativa si è bruscamente interrotta. I giallorossi, inizialmente interessati all’esterno belga, non hanno mai formalizzato un’offerta concreta. Il Milan, dal canto suo, chiedeva 25 milioni di euro, ritenendo Saelemaekers una risorsa da monetizzare.

Nonostante le parole di stima espresse dal dirigente romanista Florent Ghisolfi, i contatti si sono raffreddati. L’incontro avvenuto il 27 maggio tra Ghisolfi, Giorgio Furlani e Tare ha messo fine alle discussioni: Saelemaekers tornerà al Milan, dove il suo futuro sarà valutato insieme al nuovo allenatore.

Il lavoro da fare è tanto, e il tempo stringe. Il Milan ha bisogno di vendere bene e comprare meglio, in un’estate che sarà decisiva per tornare a competere ai massimi livelli. Tare, insieme al resto della dirigenza, ha il compito non solo di ricostruire una rosa, ma anche di ridare identità e ambizione a un club ferito. I prossimi giorni, a partire dagli incontri chiave con Ramadani, diranno molto sul volto del nuovo Milan.

Tags AC Milan
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