Nell’estate del 2024, il Milan si è trovato di fronte a una scelta importante: affidare la panchina a Thiago Motta o puntare su un profilo diverso. Alla fine, la dirigenza optò per Paulo Fonseca, lasciando che l’allora tecnico del Bologna intraprendesse la sfida Juventus. Una decisione che ha tracciato due percorsi molto diversi.
Mentre Fonseca ha vissuto una stagione altalenante in rossonero, Motta ha dovuto fare i conti con un contesto bianconero più difficile del previsto. E ora, un anno dopo, il destino potrebbe offrire una seconda possibilità a entrambe le parti.
Esperienza alla Juventus: prove (non riuscite) d’élite
L’approdo di Thiago Motta alla Juventus è stato accolto con entusiasmo, ma la realtà si è presto dimostrata più complessa. I segnali positivi visti a Bologna si sono affievoliti, e i problemi sono emersi in maniera evidente: lo spogliatoio ha mostrato crepe, alcuni senatori hanno espresso pubblicamente il proprio dissenso, e lo stile tattico del tecnico è stato criticato per essere troppo rigido e unidimensionale.
Il risultato? Un calo netto della sua reputazione, con molte testate e addetti ai lavori che lo considerano oggi meno pronto rispetto a quanto si credeva dodici mesi fa.
Perché Motta può ancora essere la scelta giusta per il Milan
Nonostante il flop juventino, il profilo di Thiago Motta non è da scartare. Anzi, il Milan potrebbe trovarsi di fronte a un’opportunità unica: puntare su un allenatore giovane, ma con già diverse esperienze in Serie A, e che ha dimostrato di saper lavorare bene con i giovani — una qualità che fa gola sia al gruppo RedBird che al nuovo direttore sportivo Igli Tare.
Inoltre, Motta conosce a fondo la Serie A, sia come allenatore che come ex centrocampista di Inter e Genoa, e ha mostrato una buona capacità di adattamento a budget e progetti tecnici differenti, una caratteristica importante in una fase di rifondazione.
Profilo in cerca di riscatto e Milan in cerca di certezze
L’eventuale arrivo di Motta a Milanello rappresenterebbe una scommessa calcolata. Il tecnico italo-brasiliano ha certamente delle lacune da colmare, ma allo stesso tempo offre una combinazione rara di gioventù, esperienza e visione tattica.
Nel contesto di un Milan che deve ricostruire, senza certezze economiche legate alle coppe europee, un allenatore come Motta potrebbe rappresentare il “profilo più sicuro” per affrontare un nuovo ciclo. Ecco perché, oggi più che mai, le sue quotazioni stanno risalendo.
Il tempo è passato, le prospettive sono cambiate, ma il nome di Thiago Motta torna con forza nell’orbita rossonera. Il Milan stavolta potrebbe decidere di non lasciarsi sfuggire un tecnico che, nonostante le difficoltà, conserva un potenziale ancora tutto da esplorare.
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