Il Milan si trova già davanti a uno scenario allarmante: la prossima stagione rischia di essere una fotocopia di quella appena conclusa. Ritardi, incertezze e valutazioni discutibili da parte della dirigenza stanno compromettendo il futuro del club. Il clima di indecisione che circonda la scelta dell’allenatore sta generando preoccupazioni concrete nell’ambiente rossonero.
Caos dirigenziale: la ricostruzione non decolla
La scorsa estate, la dirigenza milanista non è riuscita a garantire una guida tecnica in tempi utili. L’arrivo tardivo dell’allenatore ha condizionato un mercato già deludente, e la sessione invernale non ha fatto altro che rafforzare i dubbi con operazioni già finite sotto la lente di ingrandimento. Le responsabilità sono diffuse, ma un errore di valutazione da parte di chi guida il club appare ormai evidente.
Il nodo allenatore: pochi nomi, molte incognite
Sabato sera, Giorgio Furlani, Zlatan Ibrahimović e Geoffrey Moncada si sono incontrati a San Siro per discutere della panchina. Da oggi, il discorso si allarga con l’inizio operativo di Igli Tare, chiamato a colmare un gap gestionale significativo. Il primo nodo da sciogliere è quello relativo a Sérgio Conceição, che non ha ancora sciolto le riserve sul proprio futuro. Il Milan valuta di sfruttare la clausola in suo favore per rescindere, per poi lavorare su un cambio in estate.
Altri candidati come Vincenzo Italiano e Gian Piero Gasperini sembrano però imprendibili, vista la volontà dei rispettivi club di rinnovare i contratti. In questo scenario torna a circolare anche il nome di Massimiliano Allegri, che dopo l’addio alla Juventus è pronto a una nuova avventura in Serie A.
Allegri: duello con Conte e il pressing di Tare
Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, Allegri ha ricevuto offerte anche dall’estero, ma la sua priorità è rimanere in Serie A. Il suo nome è tornato d’attualità anche a Napoli, dove Aurelio De Laurentiis lo ha incontrato dieci giorni fa. Un accordo verbale sarebbe stato raggiunto per un contratto biennale da 6 milioni netti. Questo potrebbe far sfumare il ritorno al Milan, mentre Antonio Conte — altro ex bianconero — pare indirizzato verso la Juventus, proprio come accadde nel 2014.
Nonostante ciò, Tare ha contattato Allegri per convincerlo a scegliere Milano. Il tecnico livornese — biografia su Wikipedia — vuole decidere in fretta per cominciare a pianificare il futuro, ma il tempo stringe e la concorrenza è forte.
Alternative d’emergenza: tra suggestioni e compromessi
Nel caso Allegri sfumasse, la dirigenza potrebbe virare su profili meno costosi ma disponibili: Thiago Motta e Francesco Farioli sono liberi dopo le esperienze con Juventus e Ajax, sebbene con esiti discutibili. Restano sullo sfondo anche Roberto Mancini, Maurizio Sarri e Roberto De Zerbi, opzioni che per ora sembrano difficilmente percorribili.
Urge una svolta: tifosi e squadra attendono risposte
La confusione attorno alla panchina non può più essere ignorata. Il Milan ha bisogno di una guida forte, autorevole e soprattutto tempestiva. Ogni giorno perso può compromettere la preparazione della stagione, mentre i rivali si muovono con decisione. La sensazione è che il club si stia giocando il futuro già adesso.