Milan-Monza 2-0, sintesi e pagelle. Il riepilogo della trentottesima e ultima giornata di campionato. I rossoneri concludono la stagione con una vittoria.
Primo Tempo
Il primo tempo si è aperto in un’atmosfera surreale a San Siro, con cori di contestazione rivolti alla proprietà del Milan fin dai primi minuti. I rossoneri sono scesi in campo con la nuova divisa per la stagione 2025/26, dominata dal nero sul rosso, mentre il Monza ha optato per il tradizionale completo bianco.
Dopo pochi minuti, il Milan ha subito creato un’occasione interessante con Joao Felix, lanciato centralmente, ma il portoghese è stato ben contenuto da Pedro Pereira, che lo ha costretto a un tiro impreciso. Poco dopo, al 6’, è stato Pavlovic a impensierire il portiere avversario con un’insidiosa punizione: Pizzignacco ha risposto con un buon intervento in tuffo.
Altra potenziale minaccia è arrivata da parte del Monza, con Keita che ha calciato da fuori trovando una deviazione che ha messo Birindelli nelle condizioni di battere a rete da posizione defilata. Tuttavia, il suo tiro si è infranto sul palo esterno.
Il clima sugli spalti è rimasto teso: la Curva Sud ha esposto striscioni con scritte come “Go home” e hanno intonato cori contro i dirigenti del club, scandendo i nomi di Furlani, Scaroni e Cardinale. San Siro ha poi dedicato un lungo e sentito coro a Paolo Maldini. In tutto questo, il secondo blu ha iniziato a svuotarsi al 15′, gesto simbolico che ha coinvolto anche altri settori dello stadio.
Sul campo, il Monza ha provato a farsi vedere con un debole colpo di testa sugli sviluppi di un corner, facile preda di Maignan. Al 13’, Bianco ha tentato un tiro al volo, finito fuori di poco, mentre Birindelli ha cercato un affondo sulla destra poco dopo, ma Pavlovic ha intuito le sue intenzioni e ha chiuso bene.
Il Milan ha provato a reagire: Musah ha tentato la conclusione dalla distanza, ma il tiro è finito alto, accompagnato dai fischi del pubblico. Poco dopo, su un cross interessante di Tomori, Pulisic ha staccato bene di testa ma non ha inquadrato la porta. L’americano si è poi reso protagonista di una bella giocata al 40’, servendo Joao Felix, che però ha calciato a lato.
Nel finale, Reijnders ha provato la conclusione da fuori area al 43’, ma la palla è finita alta. Subito dopo, Keita è andato in gol per il Monza, ma la rete è stata annullata per fuorigioco. I tifosi rossoneri hanno esultato sarcasticamente alla rete degli avversari. Senza alcun recupero, l’arbitro ha fischiato la fine del primo tempo tra fischi assordanti che hanno accompagnato le squadre negli spogliatoi.
Secondo tempo
La ripresa si è aperta sulla stessa linea del primo tempo: è stato il Milan a prendere l’iniziativa, sfiorando il vantaggio già nei primissimi minuti. Al 46’, Pulisic si è inserito con decisione, ma la sua conclusione ha terminato la corsa sull’esterno della rete. Poco dopo, al 47’, Joao Felix ha servito in profondità Chukwueze, che ha avuto una grande occasione ma ha calciato anch’egli fuori.
I rossoneri hanno insistito. Al 49’, Camarda è andato vicino al gol ma l’azione è stata interrotta per un fallo di mano. Ancora pericoloso Joao Felix al 50’, con una botta centrale respinta da Pizzignacco. Nella stessa azione, Reijnders ha calciato a lato. Il Milan ha continuato ad attaccare con Camarda che, al 53’, ha colpito di testa su un traversone dalla destra mandando il pallone sopra la traversa. L’arrembaggio rossonero si è fatto via via più insistente e al 64’ è arrivato il meritato vantaggio: Gabbia ha staccato perfettamente su calcio d’angolo battuto da Chukwueze, infilando il pallone sul primo palo. Una rete pesante, la seconda in stagione per il difensore, dopo quella decisiva nel derby di settembre.
Sull’entusiasmo del vantaggio, il Milan ha continuato a premere. Joao Felix è andato a un passo dal gol colpendo la traversa con un colpo di testa, mentre Camarda ha sfiorato ancora la rete, guadagnandosi un corner con un bel tiro. Poco dopo, al 74’, è arrivato il raddoppio: Joao Felix ha firmato una splendida punizione, calciando con precisione e superando Pizzignacco per il 2-0. Il secondo sigillo stagionale in campionato per il portoghese, il terzo se si considera anche la Coppa Italia.
La sua partita è finita all’80’, salutato dai compagni e dal pubblico per l’ultima presenza in rossonero: ha lasciato il campo a Fofana, chiudendo la sua esperienza milanista con 21 presenze e 3 gol. Poco prima, doppio cambio anche per il Monza, con l’ingresso di Petagna e Izzo al posto di Keita e Caldirola, seguiti poi da Castrovilli e Sensi per Caprari e Ciurria. All’86’ è arrivato anche il momento simbolico di Alessandro Florenzi, tornato in campo a distanza di un anno esatto dalla sua ultima presenza ufficiale. Ha preso il posto di Pulisic, in un cambio più rappresentativo che tecnico.
Nei minuti finali, nonostante il risultato già messo in cassaforte, il Milan ha continuato a cercare il gol con il giovane Camarda, protagonista generoso anche senza trovare la rete. In pieno recupero, il pubblico ha preso atto dell’epilogo di stagione: il Milan ha chiuso con una vittoria e, almeno per il momento, si è portato al settimo posto in classifica. Il Monza, invece, ha salutato ufficialmente la Serie A dopo tre stagioni.
Le pagelle
Maignan 6,5: Spettatore per larghi tratti, ma quando serve risponde presente con un intervento determinante.
Tomori 6,5: Gara gestita con autorevolezza. Non è mai chiamato a sforzi eccessivi, ma resta concentrato.
Gabbia 6,5: Preciso in marcatura, trova anche la gioia del gol con un colpo di testa ben eseguito.
Pavlovic 6,5: Solido e attento dietro, si concede anche una punizione pericolosa.
Musah 4,5: Fuori ruolo e fuori partita: fatica a trovare ritmo e posizione. (Dal 46′ Chukwueze 7 Frizzante e imprevedibile, cambia marcia alla manovra offensiva).
Reijnders 6: Meno incisivo del solito, ma mantiene una buona gestione del possesso.
Loftus-Cheek 5,5: Qualche buona copertura, ma la gamba non gira come dovrebbe. Poco brillante.
Bartesaghi 6: Gioca con impegno e mette anche in mostra un paio di buone iniziative. (Dal 61′ Jimenez 5,5: Entra ma non lascia il segno, presenza timida).
Pulisic 6:Un paio di spunti interessanti, ma complessivamente serata sotto tono. (Dall’86′ Florenzi sv).
Joao Felix 6,5: Alterna errori a giocate da applausi: colpisce la traversa e poi segna su punizione. (Dal 80′ Fofana sv).
Jovic 5: Poco coinvolto e troppo passivo. Non trova mai lo spazio giusto. (Dal 46′ Camarda 6,5: Entra con entusiasmo e vivacità, cerca la rete con insistenza).
Joao Costa (vice Conceicao) 6: Guida con ordine, ma il vero cambio di passo arriva dai singoli.