Il Milan è pronto a voltare pagina e lo fa partendo dalla direzione sportiva. Secondo le principali fonti italiane, Igli Tare sarà il nuovo direttore sportivo rossonero. Dopo 15 anni alla Lazio, con cui ha vinto trofei e costruito squadre competitive, il dirigente albanese torna in pista, stavolta con un progetto ambizioso e a tinte rossonere.
Il contratto firmato prevede un biennale con opzione per un terzo anno, come rivelato da Matteo Moretto. Il suo arrivo porta non solo competenze, ma anche un nuovo approccio al mercato e alla visione strategica del club.
I giornali italiani: “Tare trasforma il Milan”
Le prime pagine dei quotidiani sportivi non lasciano dubbi: il Milan sta per cambiare profondamente.
La Gazzetta dello Sport sottolinea la fiducia in Vincenzo Italiano, anche se al momento il tecnico è impegnato in discussioni con il Bologna per il rinnovo.
Il Corriere dello Sport evidenzia il ruolo centrale di Tare nella rivoluzione rossonera, mentre Tuttosport conferma che la scelta dell’allenatore passerà proprio dalle mani del nuovo DS, con Sarri ormai fuori dai radar.
Vincenzo Italiano: incognita o soluzione?

Il nome caldo per la panchina del Milan è quello di Vincenzo Italiano, attuale tecnico del Bologna, fresco vincitore della Coppa Italia e reduce da un successo proprio contro i rossoneri. Il Milan lo stima per il suo calcio propositivo, la valorizzazione dei giovani e l’approccio vincente. Tuttavia, il suo futuro non è ancora definito.
In questi giorni, Italiano ha incontrato il Bologna per discutere di un rinnovo contrattuale. L’offerta sul tavolo è importante: prolungamento fino al 2028 con un ingaggio che potrebbe raggiungere i 3 milioni di euro. Il club emiliano è ottimista, ma a Milano osservano con attenzione. I rossoneri sarebbero pronti a pareggiare — o persino superare — l’offerta, rendendo concreta la possibilità di vederlo a San Siro.
Allegri e De Zerbi: le alternative credibili
Se Italiano dovesse restare a Bologna, il Milan ha già pronte le alternative. Massimiliano Allegri, nome già accostato al club, rappresenta l’esperienza e la conoscenza dell’ambiente, oltre a un profilo internazionale. L’altro nome è quello di Roberto De Zerbi, attualmente libero e molto apprezzato per il suo stile di gioco moderno e offensivo.
Entrambi rappresentano strade diverse ma ugualmente ambiziose. Tare dovrà decidere in fretta, perché il nuovo progetto tecnico non può attendere.
Un nuovo corso per il Diavolo
Con l’arrivo di Igli Tare, il Milan ha finalmente ritrovato una figura dirigenziale forte e con visione. Il prossimo passo sarà definire la guida tecnica, tassello cruciale per rilanciare il club ai massimi livelli. La scelta dell’allenatore non sarà soltanto una questione di nomi, ma di coerenza con l’identità rossonera che la nuova dirigenza vuole costruire. Il futuro è cominciato.