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Milan, salvezza possibile grazie alla Coppa Italia: ma il futuro è incerto

La stagione del Milan 2024/25 è stata un continuo saliscendi. A momenti di gloria si sono alternati bruschi risvegli. Emblematica, in tal senso, la conquista della Supercoppa Italiana: un successo che avrebbe potuto rappresentare un punto di svolta, ma che invece è stato seguito da un’altra prestazione deludente nel weekend successivo. Un copione che si è ripetuto più volte, lasciando i tifosi rossoneri sospesi tra l’entusiasmo e la paura della ricaduta.

Eppure, qualcosa è cambiato. Dopo la vittoria nel derby contro l’Inter, il Milan ha cominciato a spingere con continuità, scalando posizioni e presentandosi oggi come la terza squadra più in forma del campionato. Un dato che offre speranza in vista della finale di Coppa Italia, potenziale spartiacque per l’intera stagione.

Conceição, la clessidra sta per esaurirsi

Il tecnico Sergio Conceição, arrivato a stagione in corso, sembra aver trovato finalmente il bandolo della matassa. Secondo quanto dichiarato da Luca Bianchin, giornalista della Gazzetta dello Sport, a Milan News, la sensazione è che l’allenatore portoghese stia attendendo la fine della stagione per rompere il silenzio: “A fine stagione parlerò”, aveva detto. Ora quel momento è vicino.

Bianchin si aspetta che Conceição possa prendere posizione con decisione, sia in caso di addio che di permanenza. “Potrebbe forzare la mano per andare via, oppure restare ma a determinate condizioni”, afferma. L’unica certezza è che la finale di Coppa Italia rappresenta un crocevia decisivo.

Dirigenza sotto pressione e senza guida sportiva

Uno dei nodi principali riguarda il vuoto dirigenziale. Al momento, il Milan non ha ancora nominato un nuovo direttore sportivo, figura centrale per gestire le decisioni strategiche del club. Bianchin lascia intendere che potrebbe non essere una priorità per la società: “Sembra ci sia l’idea di non prenderne uno, anche se terrei aperte tutte le possibilità”.

I nomi forti, come Giovanni Sartori (che dovrebbe restare al Bologna) e Tony D’Amico (ancora legato all’Atalanta), sembrano irraggiungibili nel breve termine. Questo stallo rischia di rendere ancora più caotico un finale di stagione già ricco di tensioni.

Il futuro dipende dalla Coppa Italia

Molto dipenderà dal risultato della finale. Una sconfitta porterebbe probabilmente a un cambio in panchina e a un reset tecnico. Una vittoria, al contrario, potrebbe convincere la società a dare continuità al lavoro di Conceição e prendersi qualche giorno in più per riflettere.

Il Milan si gioca tutto: dignità, progetto e credibilità. La Coppa Italia non è solo un trofeo, ma una porta d’emergenza per evitare il naufragio completo. Ma per evitare che si tratti dell’ennesimo fuoco di paglia, servirà finalmente quella continuità che è mancata per tutta la stagione.

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