Il Milan si prepara a una sfida decisiva per il suo cammino in Champions League. Domani sera alle 21, allo Stadio Maksimir di Zagabria, i rossoneri affronteranno la Dinamo Zagabria nell’ultima giornata della League Phase. Una vittoria permetterebbe alla squadra di Sergio Conceiçao di accedere direttamente agli ottavi di finale senza dover affrontare l’insidioso spareggio dei playoff.
La squadra partirà oggi pomeriggio da Malpensa con volo previsto alle 16:30 e arriverà in serata nella capitale croata. Alle 18:30, Conceiçao parlerà in conferenza stampa insieme a Christian Pulisic per analizzare la partita e rispondere alle domande dei media. Dopo il match di domani, il Milan farà immediatamente ritorno in Italia per prepararsi al derby di domenica contro l’Inter.
Le assenze pesano, spazio a Terracciano

Sergio Conceiçao dovrà fare i conti con diverse assenze importanti. Calabria è squalificato dopo l’ammonizione contro il Girona, mentre Emerson Royal, Florenzi, Thiaw e Loftus-Cheek sono indisponibili per infortunio. Anche Jovic, Jimenez e Walker non saranno della partita poiché esclusi dalla lista UEFA. In questo contesto, Filippo Terracciano è pronto a cogliere la sua occasione come terzino destro, preferito agli adattamenti di Tomori o Musah.
In difesa, accanto a Theo Hernandez a sinistra, agiranno Gabbia e Pavlovic, con Tomori in ballottaggio per un posto da titolare. La solidità della retroguardia sarà fondamentale contro una Dinamo che cercherà di fare il colpaccio in casa.
Centrocampo e attacco: conferme e dubbi
A centrocampo, Reijnders e Fofana saranno titolari certi, con quest’ultimo che salterà il derby contro l’Inter per squalifica. Il terzo posto in mediana è conteso tra Musah e Bennacer, con il secondo leggermente favorito.
In attacco, spazio al tridente composto da Pulisic sulla destra, Leao sulla sinistra e Morata al centro, con Reijnders nel ruolo di trequartista. La velocità e la tecnica dei due esterni saranno determinanti per scardinare la difesa croata, mentre Morata avrà il compito di concretizzare le occasioni create.
Le probabili formazioni di Dinamo Zagabria-Milan
Ecco come potrebbe schierarsi il Milan domani sera:
Dinamo Zagabria (4-3-3): Nevistic; Ristovski, Mmaee, Torrente, Pierre-Gabriel; Ademi, Bernauer, Rog; Stojkovic, Baturina, Kulenovic. All. Cannavaro.
Milan (4-2-3-1): Maignan; Terracciano, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Fofana, Bennacer; Pulisic, Reijnders, Leao; Morata. All. Conceiçao
L’arbitro di Dinamo Zagabria-Milan
La sfida sarà diretta dall’arbitro francese François Letexier, al debutto con il Milan. Letexier è un direttore di gara d’esperienza, già protagonista nella finale di Euro 2024 tra Spagna e Inghilterra e nella Supercoppa UEFA del 2023. La sua presenza conferma l’importanza della partita per le sorti della competizione.
Dove vedere Dinamo Zagabria-Milan

Dinamo Zagabria-Milan sarà trasmessa in diretta TV su Sky, mentre per gli aggiornamenti live e le analisi post-partita i tifosi potranno consultare SempreMilan.it.
Un match da vincere a tutti i costi
Dopo la vittoria in extremis contro il Parma in campionato, il Milan arriva a Zagabria con la consapevolezza che servirà una prestazione di carattere. Portare a casa i tre punti significherebbe non solo superare la fase a gironi ma anche lanciare un segnale importante in vista dei prossimi impegni europei e nazionali.
Fabio Cannavaro a La Gazzetta dello Sport

L’allenatore della Dinamo Zagabria ha parlato oggi a La Gazzetta dello Sport, ecco le parole di Fabio Cannavaro alla vigilia della sfida contro il Milan in Champions.
“Qualcuno ha detto che ho poca esperienza, come se giocare e allenare in Spagna, Cina, Arabia, Dubai non fosse importante. Amo l’Italia, la Serie A è il torneo più difficile dopo la Premier League, e un giorno tornerò. Ma vedo che anche i miei ex compagni di squadra hanno qualche difficoltà.”
Com’è Zagabria?
“E chi l’ha vista? Io dormo in albergo, vado al campo alle 8:30, parto alle 8:30 di sera con lo staff. Mia moglie cerca casa, ho anche una stanza allo stadio. Come Spalletti a Castelvolturno…”
Perché ti hanno chiamato?
“Vincere il titolo: qui se non vinci hai fallito. E poi far crescere i giovani: non ci sono grandi budget, ma cerchiamo quelli con prospettiva. Ho un contratto fino a giugno 2026, poi vedremo”.
Chi ha un grande potenziale in questa squadra della Dinamo?
“Si parla molto di Susic, un buon centrocampista. Baturaina è già in nazionale. Il giovane Luka Stojkovic, un centrocampista promettente. E cerchiamo di recuperare Petkovic, è importante per noi.”
Che stile di calcio hai?
“Un calcio in cui non conta il possesso palla, ma l’intensità. Il calcio di cui parla Klopp, rock and roll, verticale, avanti e indietro.
“Un tocco laterale va bene, poi bisogna avanzare, altrimenti ci si rifugia sulla fascia e la palla va in orizzontale. Per la Dinamo il sistema migliore è il 4-3-3, senza riferimenti. Equilibrio tra dinamismo e calcio posizionale.”
Dalla teoria alla pratica…
“Non possiamo competere con le squadre top d’Europa. La differenza è enorme. La Champions League non può essere un obiettivo, qualificarsi ai playoff sarebbe storico, ma dobbiamo vincere e sperare in altri risultati. Il Milan ha la Champions League nel DNA. A Zagabria però non è facile per nessuno.”
Forse ci sono stati debutti più “facili” di quello contro l’Arsenal…
“Anche i miei genitori erano un po’ spaventati: comprensibile dopo i nove gol subiti dal Bayern. In Croazia siamo aggressivi, in Champions League un po’ più conservativi. E poi l’Arsenal ha segnato subito.
“Il 2-0 è stato giusto, il 3-0 mi fa incazzare perché eravamo in una buona posizione, tranne per gli ultimi 20 minuti. Datemi sei mesi per organizzarci e divertirci. Siamo a -7 dal Rijeka e a -5 dall’Hajduk di Rino, possiamo recuperare. Purché non commettiamo errori.”
Com’è il calcio croato?
“Grande scuola, molto tecnica, Boban, Boksic, Modric. Devono migliorare fisicamente e tatticamente, ma hanno una popolazione di quattro milioni e hanno grandi risultati. Sono i brasiliani d’Europa, ma mi ricordano l’Uruguay.”
Cosa chiedi ai tuoi difensori?
“Concentrazione totale. Meglio un difensore scarso ma concentrato che uno bravo ma distratto.”
Avrai sicuramente studiato il Milan di Conceiçao…
“Sergio è un amico e del suo Milan mi piace una cosa: non molla mai. È una squadra che alterna momenti di grande entusiasmo a cali improvvisi, normali quando si chiede un calcio costoso e di alto livello. Per noi niente errori in uscita e gestiamo meglio la palla: un errore e ci puniscono”.
Il pericolo numero uno?
“Leao è il cruccio di tutti. Se è motivato può sempre fare la differenza. Se ha tanto spazio, con la sua corsa elegante, ti brucia nell’uno contro uno. Magari negli spazi stretti hai più possibilità. Io avrei fatto fatica con lui perché come terzino ero in difficoltà.”
In quanto ex capitano, potresti dargli due consigli?
“Ma i tempi in cui il capitano inchiodava al muro un compagno che si buttava sono finiti. Oggi tocca all’allenatore gestire queste situazioni.”