Paulo Fonseca ha rilasciato dichiarazioni in conferenza stampa in vista del derby di domani contro l’Inter. Il tecnico rimane allineato a RedBird senza criticare il mercato e le scelte più che discutibili della società.
Sulla delusione dopo le ultime sconfitte
Le parole di Fonseca: “C’è una frustrazione grande da parte di tutti, ma consapevolezza che siamo uniti per uscire da questa situazione. La squadra capisce il momento e lavoriamo insieme per cercare di fare meglio. La soluzione adesso è lavorare per imparare e cercare di fare meglio.
Noi partiamo per giocare contro una squadra molto forte, può essere una partita importante per me. Abbiamo tanto da guadagnare in questa partita perché mi sembra che noi dobbiamo pensare positivamente. Se vinciamo può essere una cosa importante per noi in questo momento”. LEGGI QUI: Il Milan in campo contro l’Inter
Sul futuro
“Io non penso a questo. C’è la partita con l’Inter, mi concentro sul mio lavoro e per essere pronti per la partita di domani. La squadra e la partita sono le cose più importanti. Ho sentito sempre fiducia nel mio lavoro da parte della società. Capisco la curiosità quando Zlatan viene qua, ma non parlo di quello che ci diciamo. È sempre positivo, è la normalità: Zlatan è stato qui come ci è stato le altre volte”.
Qual è il problema? “Io posso avere tanti motivi per spiegarlo, ma non voglio trovare scuse. Voglio affrontare quello che sta succedendo col lavoro, parlando con i miei giocatori per capire cosa dobbiamo fare. Noi abbiamo dei buoni momenti ma non abbiamo continuità. Quello che devo dire, che sento, è che la squadra cresce tutti i giorni.
Dobbiamo avere continuità per arrivare dove voglio io. Se abbiamo bisogno di tempo, sì. È vero che Abraham è arrivato adesso, non abbiamo avuto per tanto tempo tutta la squadra, ma non voglio trovare scuse. Voglio concentrarmi sul lavoro. Continuo a credere in quello che io penso debba essere una squadra e continuo a lavorare in quello in cui credo”.
Sulle sensazioni in vista del derby
“Non dico bugie. Stavamo parlando di questo adesso. Oggi arrivo qui, derby, partita difficile. Ma arrivo qui con fiducia. Un conto è se sentiamo che i giocatori sono tristi, non a loro agio. Mi sarebbe piaciuto farvi vedere questa settimana di lavoro, poi non posso arrivare qui e non trasmettere fiducia. La verità è che questi tre giorni di lavoro sono stati fantastici. E quindi vado verso la partita con fiducia, non posso fare altrimenti. Ed è per questo che ho fiducia nel futuro, non posso dire altre cose perché questa è la verità. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Ovviamente per ogni partita abbiamo strategie diverse. Sappiamo che affrontiamo una squadra molto forte, abbiamo preparato la partita in funzione degli avversari che sono fortissimi. Una cosa non so fare: dare la palla alle altre squadre. Vogliamo giocare, vogliamo avere l’iniziativa, vogliamo dominare quando possiamo farlo, vogliamo difendere bene perché la squadra ha fatto bene collettivamente. Vogliamo preparare la partita in funzione dell’avversario che abbiamo domani”.
Fonseca non critica la società
Sul valore della squadra Fonseca si è allineato con la società, senza criticare un mercato imbarazzante: “Ho ricevuto quello che avevamo previsto per formare una squadra fortissima. Siamo già una squadra fortissima? No.
Io credo in un modo di vincere. Penso che comunque sia comune a tante grandi squadre. So che in Italia non si valorizza il gioco ma il risultato. Ma mi hanno portato qui perché volevano cambiare. Credo che quando una squadra ha la palla continuerò a credere in questo, e con la qualità che abbiamo dobbiamo avere molto di più la palla e creare molto di più. Continuo a credere in questo. Non mi sembra che il calcio sia migliore quando diamo palla agli avversari, continuerò a credere in questo”.
Il rapporto con Ibrahimovic
Sulle dichiarazioni di Pulisic che ha parlato di un Milan incapace di gestire la palla: “Sono d’accordo. Voglio avere la palla per creare le condizioni per attaccare nel momento giusto. Creare contro il Liverpool non mi sembra facile per nessuna squadra. Ho visto tutte le loro partite, non è facile creare contro di loro. Ma abbiamo avuto 4-5 situazioni in cui potevamo fare meglio decidendo meglio all’ultimo. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Il problema non è quante volte abbiamo attaccato, ma quando non abbiamo fatto bene l’ultima scelta. È una questione di ultime scelte. Salah è stato il giocatore che ha toccato meno volte la palla, ma quando l’ha toccata le prima volte ha fatto due tiri e ha preso due traverse. È una questione di scelte e decisioni”.
Sul rapporto con Ibrahimovic: “Ho 51 anni, se sento quello di cui parlate voi non posso lavorare. Quindi, a me non importa. Non è importante per me quello di cui si parla. Non è che è vero tutto quello di cui si parla. E per me non è importante, altrimenti come potrei avere tranquillità per lavorare.
Se lei posta qualcosa su Instagram e io vado a criticarti sono sicuro che non ti può far piacere. Ecco, se vado dietro a tutte queste cose come faccio a lavorare tranquillo? Per me non è importante. Quello che è importante è quello che sento qui, quello che mi fanno sentire le persone che lavorano con me”.