Ieri la Guardia di Finanza si è presentata nella sede del Milan per cercare documenti nell’ambito di un’indagine sulla cessione del club.
La Gazzetta dello Sport parla di “Terremoto a Casa Milan” dopo l’arrivo delle autorità nella sede di via Aldo Rossi. La Procura della Repubblica di Milano ha notificato l’avviso di mandato a quattro indagati.
Giorgio Furlani, attuale AD del Milan; Ivan Gazidis, AD dal 2018 al 2022; Daniela Italia e Jean Marc McLean, espressione di Elliott nel consiglio di amministrazione di Project Redblack, società lussemburghese titolare delle azioni del club fino alla cessione a Red Bird.
I pm milanesi ritengono che la vendita sia stata ‘nebulosa e poco trasparente’. L’accusa ipotizza che ‘il fondo Elliott mantenga attualmente il sostanziale controllo del Milan’.
Le accuse
Di cosa sarebbero accusati Furlani e Gazidis? L’accusa rinvenibile nell’articolo 2638 del codice civile fa riferimento all’ostacolo alle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza. Nel caso specifico, la Federcalcio (FIGC).
In qualità di amministratori delegati, sempre secondo l’accusa, i due “hanno esposto fatti materiali non veritieri occultati con mezzi fraudolenti, in tutto o in parte”. Fatti relativi alle condizioni economiche, patrimoniali e finanziarie relative all’assetto proprietario del club”.
In pratica, nelle comunicazioni ufficiali alla Figc, firmate prima da Gazidis e poi da Furlani, secondo l’accusa non venivano fornite informazioni complete e veritiere sulla proprietà del Milan.
Gli inquirenti avrebbero verificato che ai vertici delle strutture societarie che controllano il club non figurerebbe RedBird o Gerry Cardinale, ma la società Rb Fc Holding Genpar Llc con sede allo stesso indirizzo – nel Delaware (USA) – di King George Investments Llc e Genio Investments, azionisti di maggioranza della quota di Elliott in Project Redblack.
Il Milan tuttavia nelle scorse ore ha sottolineato come allo stesso indirizzo sia presente un gigantesco hub di circa tremila aziende, ovviamente non tutte riferibili alla galassia Elliott.
La grande domanda
La domanda di fondo resta sempre la stessa: chi possiede davvero il Milan? Per la Procura di Milano la risposta più che RedBird sembra essere ancora Elliott. A porre ulteriori incognite è il cosiddetto ‘vendor Loan’ (il prestito da parte del venditore). Una formula che ‘garantirebbe a quest’ultimo fondo di investimento proprietà di una parte della società”.
Proprio da una denuncia sulla cessione del Milan, presentata nel settembre 2022 da Blue Skye, gli inquirenti hanno cominciato a mettere sotto la lente di ingrandimento la cessione da Elliott a RedBird.
Blue Skye nel 2017, insieme a Elliott, aveva ideato l’operazione finanziaria per concedere il prestito a Yonghong Li. Assicurandosi successivamente il Milan una volta appurata l’impossibilità del manager cinese di saldare il debito.
Al momento della vendita a RedBird, Blue Skye sarebbe stata estromessa come azionista di minoranza di Project Redblack. Una decisione che non sarebbe stata presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione.
Di qui la denuncia, alla quale la Procura di Milano ha dato seguito con l’indagine in corso e che portato alla perquisizione di Casa Milan. La Guardia di Finanza ha ispezionato telefoni, pc e i locali a disposizione di Furlani e Gazidis.
L’azione delle forze dell’ordine, come sottolineato nel decreto stesso, è stata particolarmente tempestiva, non ricorrendo “particolari motivi di urgenza dovuti alla possibilità che le cose oggetto del reato o ad esso pertinenti” potessero essere occultate.
Cosa dicono Milan ed Elliott
Ieri, naturalmente, sono arrivate anche le risposte sia del Milan che del fondo Elliott. Partiamo da ciò che ha detto il club rossonero.
“Per quanto riguarda la perquisizione avvenuta oggi nella sua sede, la società milanista è terza ed estranea al procedimento in corso relativo all’acquisizione della stessa, perfezionato nell’agosto 2022.”
Ieri sera un portavoce di Elliott ha inoltre chiarito: “Prendiamo atto delle notizie che riportano indagini riguardanti l’attuale ed ex amministratore delegato del Milan in relazione all’accusa che il club ‘appartiene ancora a Elliott e che ciò sia stato nascosto alla Federcalcio’.
“Questa accusa è falsa. Il Milan è stato venduto a RedBird il 31 agosto 2022. A partire da quella data Elliott non ha più alcuna partecipazione o controllo sul Milan”.