Vieri: “Maldini e Massara sono fenomeni. Il loro Milan non spende”

By Mario Labate -

Intervistato da il Corriere della Sera, Christian Vieri ha così parlato del percorso compiuto dal Milan nel corso di queste ultime due stagioni

Intervistato da il Corriere della Sera, Christian Vieri ha così parlato del percorso compiuto dal Milan nel corso di queste ultime due stagioni.

Ecco le sue parole: “Maldini e Massara sono stati dei fenomeni in questi anni, perché il Milan non spende niente. Non lo fa oggi, non lo faceva con la proprietà precedente. Paolo, Massara e Pioli fanno miracoli. La proprietà ora deve venire allo scoperto, basta nascondersi. Devono chiarire i loro obiettivi. Maldini e Massara pescano giocatori grazie a esperienza, scouting e rapporti personali. Maldini, in particolare, è rispettato e ascoltato da qualsiasi club al mondo, e allora riesce anche a raggiungere giocatori che altri non potrebbero nemmeno avvicinare”.

Inter, quante sconfitte

“È inaccettabile perdere 9 gare su 27 in campionato. L’Inter è uno squadrone, non può lasciare per strada questa valanga di punti. Mi aspetto molto di più e non può avere tanta discontinuità. Benfica battibile? Sfida apertissima. Il Benfica è forte, è il Napoli del Portogallo. Lì l’architetto è, non a caso, Rui Costa, uno che fuma sigarette e calcio da una vita. Lukaku? Fino a oggi è stato assente, tutti si aspettavano un altro Lukaku”.

Il futuro di Conte

“Antonio va allo scontro con tutti, è il suo carattere. Se prendi lui, non devi aspettarti uno che sta zitto e gli va tutto bene. E sempre sul filo, è il suo modo di essere, può piacere o non piacere. Sai chi prendi. Ogni due anni litiga con tutti? Sì. Se ne va sempre con problemi? Sì. Sai che è uno esigente, serio. Ed è pesante averlo in società, non ti fa dormire tranquillo. Sono scelte. Ci sono tecnici come Conte e Mourinho che martellano a tutte le ore, mettono pressione e pretendono il massimo, sempre. E ci sono poi quelli a cui va bene ogni cosa, stanno lì. Ognuno allena e vede il calcio a modo suo, e non vuol dire che abbia ragione questo o quel tecnico”.

Seguici