Il ct della Nazionale italiana Femminile non le manda a dire e critica certi atteggiamenti della società e della stampa italiana. Sul banco degli imputati c’è il disinteresse per il movimento calcistico femminile anche dopo le due qualificazioni consecutive ai Mondiali di categoria. Ecco le parole dell’allenatrice azzurra
Il ct della Nazionale italiana Femminile non le manda a dire e critica certi atteggiamenti della società e della stampa italiana. Sul banco degli imputati c’è il disinteresse per il movimento calcistico femminile anche dopo le due qualificazioni consecutive a tornei internazionali. Ecco le parole dell’allenatrice azzurra:
“Partecipare a un Mondiale dà motivazioni fortissime, porta quell’energia positiva che crea la stessa magia che abbiamo avuto al Mondiale in Francia. Ho ripensato tante volte all’Europeo, sono tanti gli aspetti da valutare quando le cose non vanno bene: c’era una pressione molto forte viste le alte aspettative che si erano create, c’era una condizione psico-fisica non ideale e poi la prima partita con la Francia, probabilmente l’abbiamo affrontata in maniera un po’ troppo presuntuosa pensando di potercela giocare a viso aperto.
L’Italia non si era mai qualificata per due edizioni consecutive, anzi per 20 anni era mancata. Il giorno dopo mediaticamente non si è più parlato di questo traguardo che è importante perché può continuare a far crescere un movimento che sta partendo. Stiamo migliorando, culturalmente stiamo crescendo, ma il pensiero medio è che comunque il calcio è maschile e quando ci sono le donne percepisco un po’ di fastidio”.

