Non è semplice rimanere in dieci e segnare il gol della vittoria. A Genova è accaduto, ma sono state necessarie forza morale e consapevolezza di squadra, il Milan…
Non è semplice rimanere in dieci e segnare il gol della vittoria. A Genova è accaduto, ma sono state necessarie forza morale e consapevolezza di squadra. Prima del gol di Olivier Giroud su rigore c’era stato un bel tiro di Theo Hernandez, deviato in angolo dal portiere blucerchiato Audero.
È con questo atteggiamento che la squadra rossonera, nonostante fosse rimasta in dieci e nonostante fosse arrivato il gol del pareggio di Đuričić, non ha rinunciato all’idea di continuare a cercare la vittoria finale. Cosa che è accaduta, per la gioia di tutta la squadra e di tutti i tifosi. L’ultima volta che era accaduta una cosa del genere risale al mese di gennaio del 2011, allo stadio Massimino di Catania.
In quel caso la gara era sullo 0-0, quando venne espulso Mark Van Bommel per somma di ammonizioni da parte dell’arbitro Tagliavento. Contro il Catania di Silvestre e Maxi Lopez allenato dal Cholo Simeone, i rossoneri passarono in vantaggio con Robinho quattro minuti dopo il rosso mostrato al Generale olandese. Poi, a cinque minuti dalla fine, il gol del definitivo 2-0 da parte di Zlatan Ibrahimovic.
Proprio il campione svedese è il comune denominatore fra i gol decisivi in inferiorità numerica di Catania 2011 e di Genova 2022. Lui c’è sempre in questi casi. Undici anni fa in campo, a fare gol. Oggi alle prese con le terapie, con tantissima voglia di tornare proprio in campo.

