Borkelmans (vice ex ct del Belgio): “De Ketelaere è un Totti belga. Se il Milan lo prende sta a posto per 10 anni”

Vital Borkelmans, vice dell’ex Ct del Belgio Marc Wilmots, ha parlato di Divock Origi e De Ketelaere

Vital Borkelmans, vice dell’ex Ct del Belgio Marc Wilmots, ha parlato di Divock Origi e De Ketelaere. Le sue dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport:

“Ho visto Divock siglare un gol storico e poi ridere di fronte alla regina. Nel 2014 Origi segna alla Russia e diventa il più giovane calciatore belga ad aver mai segnato in nazionale. Aveva 17 anni e qualche mese. A fine torneo, concluso ai quarti di finale, Veniamo ricevuti al palazzo della regina Mathilde, e lei lo scambò Romelu Lukaku. E ovviamente tutti a ridere. Origi è così, un ragazzo d’oro, solare, disponibile. Un gran lavoratore”

Adatto al Milan? – “Assolutamente sì. Mi trovi una punta così abbordabile per costi, età, potenzialità. E poi non sente la pressione, ha sempre segnato gol importanti”

Sugli infortuni – “È vero, ma quando sta bene è decisivo. Se il Liverpool ha vinto la Champions nel 2019 il merito è anche suo. Doppietta al Barcellona, gol in finale contro il Tottenham. Se non sei un top player, soprattutto da un punto di vista mentale, queste cose non le fai”

Sui pregi – “Forza fisica e velocità. Quando l’ho visto giocare la prima volta faceva l’esterno a Lilla, e credo che il suo ruolo sia questo. Negli ultimi due anni il vero Origi non si è visto, ma ha sempre avuto una grande forza mentale. Quando si mette in testa una cosa, è quella”

Sui difetti – “Non ne ha! A parte gli scherzi, non è mai stato uno da 20 gol a stagione. Del resto per molto tempo ha fatto l’ala offensiva. Nel 2014 lo portammo al Mondiale per l’imprevedibilità e l’estro. Sapevamo che uno così, partendo dalla panchina, avrebbe combinato qualcosa”

Sull’essere decisivo – “Quando non gioca mette il muso, ma non te lo fa pesare. Pur di giocare un minuto spaccherebbe il mondo. Contro la Russia lo mandammo a scaldare a inizio secondo tempo. Serviva uno che sfruttasse gli spazi. La sua forza più grande. Lo guardai negli occhi e dissi a Wilmots, ‘questo fa gol’. E infatti segnò”

Può fare l’esterno? – “Per me sì, ma può fare tutti i ruoli offensivi. Ormai fa la punta centrale da diversi anni, Klopp è stato bravo a migliorarlo”

Su De Ketelaere – “Guardi, sfonda una porta aperta… Lo conosco da quando era un bambino. I genitori sono amici, ci sentiamo sempre. Pensi che da piccolo era un talento del tennis, si divideva tra la racchetta e gli scarpini, poi a 16 anni ha scelto la strada giusta. Chi lo prende sta a posto per dieci anni”

Sulla descrizione – “Lo considero un Totti belga, con le dovute proporzioni. Vede linee di passaggio che altri non vedono, ha una tecnica da 10 e lode, e poi nell’ultimo anno ha imparato a segnare. Con il Brugge ha giocato da falso 9 segnando quasi 20 gol”.

Saelemaekers – “All’Anderlecht giocava terzino destro, Pioli l’ha migliorato molto. Con De Ketelaere, però, il Milan farebbe un salto di qualità”.

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