Intervistato da il Corriere della Sera, Christian Vieri, ex centravanti di Inter e Milan, ha parlato della lotta Scudetto che vede proprie le sue due ex squadre contendersi il titolo all’ultima giornata di campionato
Intervistato da il Corriere della Sera, Christian Vieri, ex centravanti di Inter e Milan, ha parlato della lotta Scudetto che vede proprie le sue due ex squadre contendersi il titolo all’ultima giornata di campionato: “Un torneo bellissimo sotto molti punti di vista e in tutte le zone della classifica. C’è stata una proposta di calcio interessante, ho finalmente visto la maggior parte dei club con una mentalità costruttiva. E poi lassù si lotterà fino all’ultimo minuto del campionato con Milan e Inter. Anzi, un mese fa le squadre in corsa erano addirittura tre. Divertente per i tifosi, bello spot per il nostro calcio in generale”.
Milan, progetto nato due anni fa
“Il gruppo. Due anni di serio lavoro hanno fatto la differenza. Percorso magnifico quello di Pioli sul campo e di Paolo Maldini nella scelta dei giocatori: servono campioni che siano anche uomini di un certo tipo. Il calcio non è il golf o il tennis, è una questione di squadra, di meccanismi, coraggio, rispetto e generosità reciproca. E il Milan non molla mai”.
Voto alle meneghine
Bobo Vieri dà il proprio voto alla stagione delle due compagini meneghine: “Stessa cosa. Siamo lì dopotutto, in volata. Finora darei 10 al Milan e 9,5 all’Inter. Per i nerazzurri ci sarebbe sicuramente da rosicare, anche pensando alla seconda stella”.
Sassuolo motivato
Vieri parla delle motivazioni che potrebbero riguardare Sassuolo e Sampdoria: “Ci sono gli occhi di tutto il mondo puntati su queste gare. Se io fossi un attaccante del Sassuolo darei l’anima per sfondare la rete rossonera e lasciare il mio segno. E lo stesso pensiero lo farei in maglia Samp, in un Meazza con 75 mila spettatori. Insomma, le motivazioni saranno altissime sia nel Sassuolo sia fra i blucerchiati. E questo campionato ha più volte sorpreso…”
Svolta Rafael Leao
Conclude Vieri: “Leao. Talento enorme, e se diventa più continuo non ha confini…”.
