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Maignan

Agilità, tecnica, balzi: semplicemente Mike Maignan

Mike Maignan è diventato leader indiscusso del reparto arretrato con Tomori e Kalulu. Il francese ha mostrato ai tifosi rossoneri di che pasta è veramente fatto. E pensare che Maldini e Massara hanno speso solamente 15 milioni di euro

Sulla sua carta d’identità c’è spazio anche per lo sport dei balzi e dell’agilità fisica. Quel basket che Dan Peterson, appassionato osservatore dei rossoneri, ha elevato all’ennesima potenza negli anni ’80 in Italia e a Milano. Mike Peterson Maignan: lo stesso Dan potrebbe definirlo a modo suo “fe-no-me-na-le”. Perché certe parate che Mike ha scolpito in questo campionato non sono solo gesti tecnici.

Ma uno sfoggio di doti atletiche non comuni per il solo mondo del calcio. Proprio il Genoa ne ha avuto ampia dimostrazione, sia all’andata che al ritorno. A Marassi a dicembre e a San Siro ad aprile, il Genoa si è costruito 3 palle-gol in 180 minuti. Magari non tantissime, ma certamente efficacissime.

Sulle prime due, sui tiri di Hernani e Portanova a dicembre a Genova, Maignan ha risposto in maniera plastica inarcandosi e deviando. Scultoreo. E sempre su Hernani, che già nella scorsa stagione aveva fatto gol al Milan con la maglia del Parma, Mike Peterson si è superato a San Siro, su un colpo di testa fra il 93′ e il 94′ minuto da distanza ravvicinata rimbalzato davanti alla linea di porta, ma su cui il portiere rossonero ha spinto e deviato, togliendolo letteralmente dall’angolino.

Mike vola, Mike si allunga. Come contro Zappacosta a Bergamo all’andata, come contro Luperto a San Siro contro l’Empoli al ritorno e come sul tiro di Vojvoda che a Torino era ormai indirizzato all’incrocio dei pali. Poi, ecco Mike Peterson Maignan

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