La Serie A sta mostrando un campionato molto avvincente soprattutto per quanto riguarda la lotta al vertice. Segnale però di rose poco attrezzate per le grandi competizioni e per dominare in campionato
La Serie A sta mostrando un campionato molto avvincente soprattutto per quanto riguarda la lotta al vertice. La corsa allo scudetto è stata piena di colpi di scena, con un continuo avvicendamento tra Inter, Milan e Napoli. A guadagnarci è lo spettacolo, che di certo non è mancato in questa stagione. A bilanciare però l’intrattenimento c’è un abbassamento della qualità delle big.
I limiti del Napoli
Il Napoli non sembra avere la predisposizione per affermarsi ad alti livelli. In Europa League è arrivata un’eliminazione secca contro un Barcellona non irresistibile, mentre in campionato ci sono stati molti scivoloni. L’ultimo contro la Fiorentina proprio nell’ultima giornata. L’assenza di Osimhen per diverse settimane ha messo in mostra una rosa scarna e privi di ricambi di qualità, che l’anno prossimo sarà anche orfana di Insigne. Spalletti, inoltre, insieme a Inzaghi e Pioli non ha mai vinto un trofeo importante.
I limiti del Milan
Non diversa è la situazione del Milan. I rossoneri sono la squadra che stata per più tempo in testa, senza tuttavia ammazzare il campionato. Le opportunità ci sono state, ma contro Spezia, Udinese, Salernitana, Bologna e Torino non è mai arrivata la fuga decisiva. La scelta della società di puntare sugli affari low cost, Bakayoko, Ballo Touré, Messias, Florenzi, Brahim Diaz, Pellegri, alla lunga si è rivelata dannosa per gli obiettivi di grande portata. Pioli sta provando a ricavarne il massimo, in una sorta di vero miracolo sportivo in caso di scudetto.
I limiti dell’Inter
L’Inter sulla carta era la più attrezzata. La famiglia Zhang non si è tirata indietro nel mettere le pezze con Dzeko, Dumfries e Gosens, in seguito però a dei tagli strutturali. Senza dubbio i nerazzurri sono meno forti e meno attrezzati della corazzata di Conte, che tra i tanti poteva contare anche su Lukaku e Hakimi. Nel complesso sulla lunga distanza potrebbe uscire fuori la maggiore esperienza del gruppo, anche se i punti deboli non mancano.
Le tre big dunque si trovano ad affrontare una corsa al titolo con mezzi limitati, fuori dalle competizioni europee anzitempo (Juventus compresa) e con un mister ancora poco esperto di grandi vittorie: un chiaro segnale della qualità del nostro campionato.

