Ante Rebic è forse il giocatore che ha più deluso in questa stagione. I presupposti erano positivi, soprattutto alla luce delle prestazioni nella scorsa stagione
Ante Rebic è forse il giocatore che ha più deluso in questa stagione. I presupposti erano positivi, soprattutto alla luce delle prestazioni nella scorsa stagione. Sicuramente gli infortuni e la condizione non ottimale posso rappresentare un valido alibi per l’ex Fiorentina, ma queste motivazioni non sono sufficienti a spiegare il calo.
L’alternanza con Leao
La concorrenza di Rafael Leao ha tolto spazio al croato, che difficilmente riesce a trovare spazio dal primo minuto. Stefano Pioli nelle ultime gare ha pensato di inserirlo da titolare, salvo poi cambiare idea per confermare il portoghese. Evidentemente il tecnico non vede ancora i novanta minuti nel croato. Vi sono poi anche valutazioni tecniche: tolta l’ultima prestazione negativa di Leao contro il Bologna, solitamente il Milan necessita di spinta e velocità sulla sinistra (sulla corsia dello stesso Theo Hernandez).
Nella scorsa stagione i rossoneri potevano permettersi di sacrificare l’esterno alto per rinforzare l’attacco. Rebic riusciva così ad occupare di più l’area e a dare il proprio contributo in fase realizzativa. Ora c’è Giroud fisso in avanti (con Ibrahimovic ritornato in condizione) e l’ex Eintracht Francoforte si trova chiuso anche da centravanti.
Un possibile cambiamento
Le possibilità di riscatto però sono dietro l’angolo. Leao è in evidente calo di forma e Pioli potrebbe riproporre l’artiglieria pesante con un centravanti in area e Rebic di sponda. Del resto l’impiego di Rebic tra l’esterno la zona centrale delle trequarti non sarebbe nemmeno una cattiva idea, dato che lo stesso Brahim Diaz stenta ad emergere.

