Massimiliano Allegri sta ricevendo elogi unanimi per il lavoro svolto al Milan, ma dietro il successo dei rossoneri si cela un protagonista meno celebrato: Igli Tare. L’ex direttore sportivo della Lazio è stato il primo tassello del nuovo progetto rossonero, avviato la scorsa estate dalla proprietà, e i risultati stanno dando ragione alle sue scelte.
Mentre la Roma di Gasperini e l’Inter di Chivu sorprendono per il gioco, il Milan domina la classifica con un progetto costruito su basi solide e scelte mirate.
L’intuizione di Tare: da Modric a Gila, due colpi agli antipodi
Tare ha saputo unire esperienza e talento. Il suo primo acquisto per il Milan è stato Luka Modric, arrivato dal Real Madrid per soli 6 milioni di euro. A 40 anni, il croato ha dimostrato di avere ancora molto da offrire: leadership, tecnica e carisma.
Ma il colpo simbolo della sua abilità è stato Mario Gila, ceduto alla Lazio come suo “regalo d’addio”. Il difensore spagnolo, oggi considerato un baluardo insormontabile, rappresenta ciò che Tare sa fare meglio: scovare talento dove altri vedono solo potenziale.
Una strategia di mercato equilibrata e lungimirante
Il Milan è in vetta nonostante gli infortuni abbiano limitato due investimenti pesanti: Ardon Jashari e Christopher Nkunku, costati insieme oltre 70 milioni di euro. Jashari, fortemente voluto da Tare, ha subito una frattura al perone ma dovrebbe tornare a disposizione di Allegri a inizio novembre.
L’abilità del direttore sportivo albanese è stata quella di costruire una rosa profonda e versatile, in grado di sopperire alle assenze dei big grazie a scelte oculate e a un mix equilibrato di giovani e veterani.
Allegri raccoglie i frutti, ma Tare ha piantato i semi
Oggi il Milan vola alto, ma è giusto riconoscere il merito a chi ha saputo costruire questa squadra pezzo dopo pezzo. Tare ha portato competenza, visione e coraggio in un progetto che sembrava ancora in fase di definizione.

