Il Milan è in netta ripresa rispetto alla scorsa stagione, ma Massimiliano Allegri invita alla prudenza. Il tecnico rossonero è consapevole che la squadra non ha ancora raggiunto la sua forma definitiva, nonostante il buon inizio in Serie A. Il pareggio contro la Juventus e la successiva sconfitta con la Cremonese hanno infatti evidenziato alcune fragilità che restano da correggere.
“Non siamo ancora al completo, e non lo saremmo stati nei primi due mesi della nuova stagione”, ha sottolineato Allegri, mettendo in chiaro come il percorso verso la piena maturità sia ancora lungo.
Le parole di Allegri: autocritica e ambizione
Secondo La Gazzetta dello Sport, Allegri ha spiegato che “forse era meglio non battere la Juventus”, una frase che racchiude il suo approccio pragmatico: il risultato non basta se non arriva con prestazioni convincenti. “Ci sono ancora molte cose da sistemare”, ha aggiunto il tecnico, ribadendo l’importanza di mantenere alta la tensione a Milanello e di non cadere nell’autocompiacimento.
Questa mentalità, fondata sull’insoddisfazione costruttiva, è ciò che secondo Allegri genera veri vincitori. La sua gestione mira a mantenere la squadra affamata, anche dopo le vittorie, per evitare cali di concentrazione che possono costare caro.
Difesa solida, ma non infallibile
Il Milan può vantare il secondo miglior record difensivo del campionato, ma Allegri sa che la stabilità non è un traguardo, bensì un processo continuo. In alcuni momenti, i rossoneri tendono a vacillare, concedendo spazi o errori evitabili che finiscono per pesare sul risultato finale.
L’obiettivo del tecnico è rafforzare la compattezza di squadra, riducendo al minimo le disattenzioni. Una difesa forte è la base, ma serve anche la capacità di reagire ai momenti di difficoltà con lucidità e disciplina tattica.
La costanza come chiave per il salto di qualità
Quando il Milan parte bene, è “piacevole” da vedere, ma come sottolinea Allegri, serve continuità. Il potenziale tecnico non basta se non viene espresso con regolarità. Il mister chiede ai suoi maggiore costanza, perché le grandi squadre non si accendono “a intermittenza”, ma mantengono lo stesso livello di intensità per tutta la stagione.
Con questa mentalità, il Milan può davvero puntare in alto. Ma per ora, la parola d’ordine rimane una sola: lavorare.

