Il Milan si trova ad affrontare una nuova emergenza in vista della ripresa del campionato. Alexis Saelemaekers, reduce da un infortunio muscolare durante gli impegni con la Nazionale belga, sarà costretto a fermarsi, con tempi di recupero ancora da definire ma comunque non brevi.
Allegri in emergenza
La notizia complica i piani di Massimiliano Allegri, che aveva trovato nel belga un elemento prezioso per equilibrio, corsa e versatilità sulla fascia destra.
L’assenza di Saelemaekers priva il Milan non solo di un titolare, ma anche di una pedina tattica fondamentale. Fin qui la sua stagione era stata positiva, con prestazioni convincenti sia in Serie A che in Coppa Italia. Ora, Allegri dovrà trovare una soluzione rapida e funzionale per non compromettere gli equilibri della squadra, soprattutto in vista dei prossimi impegni contro avversari di alto livello.
Tra le opzioni al vaglio, la più naturale sembra l’inserimento di Zachary Athekame. Il giovane laterale, arrivato in estate dallo Young Boys, ha finora trovato poco spazio, ma potrebbe essere arrivato il suo momento. Dotato di buona corsa, fisicità e intraprendenza, Athekame rappresenta un’alternativa interna che permetterebbe di mantenere l’attuale sistema di gioco senza stravolgimenti. Resta però da capire se abbia già la maturità e il ritmo per reggere un impiego da titolare in partite di peso.
Le alternative
Allegri sta valutando anche soluzioni alternative. Una di queste potrebbe prevedere lo spostamento di Christian Pulisic sulla fascia destra in un ruolo più arretrato, sacrificando qualcosa in copertura ma guadagnando qualità nel fraseggio e nella spinta offensiva. Un’altra possibilità, più radicale, sarebbe modificare l’intero assetto tattico, passando magari a un 4-3-3 che permetta a Pulisic di giocare più alto e larghi, compensando l’assenza di un esterno di ruolo.
L’infortunio di Saelemaekers, dunque, obbliga il tecnico rossonero a prendere decisioni importanti in tempi stretti. Tra fiducia nei giovani e possibili rivoluzioni tattiche, Allegri dovrà scegliere se puntare sulla continuità o sull’innovazione. Qualunque strada prenderà, sarà un banco di prova per misurare la profondità della rosa e la capacità del gruppo di adattarsi alle difficoltà.




