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Ricci messo in ombra da Modric: il suo futuro è a rischio?

Samuele Ricci, ex capitano del Torino, sta vivendo un periodo complesso dopo il trasferimento al Milan. L’arrivo di Luka Modrić ha cambiato radicalmente le gerarchie a centrocampo: il croato è titolare fisso nelle prime sei giornate di Serie A, lasciando al giovane italiano solo tre presenze e un totale di 60 minuti giocati.

Secondo Calciomercato.com, non era questo lo scenario che Ricci immaginava quando ha deciso di lasciare Torino per approdare in rossonero. Il salto di qualità tecnico si è trasformato in un ostacolo per il suo minutaggio, riducendo anche le sue chance in Nazionale.


Gattuso lo lascia fuori: niente Nazionale a ottobre

Le scelte di Gennaro Gattuso, commissario tecnico dell’Italia, confermano il momento difficile: Ricci non è stato convocato per le sfide di ottobre contro Estonia e Israele. Un segnale chiaro di come il poco spazio al Milan stia incidendo anche sul suo percorso azzurro.

Il centrocampista classe 2001 sa bene che per tornare nel giro della Nazionale servirà più continuità, ma per ora Modric resta intoccabile nelle rotazioni di Massimiliano Allegri, che non ha motivi per rinunciare a un fuoriclasse ancora decisivo.


Le speranze di Ricci: Coppa Italia e rotazioni

Nonostante tutto, le opportunità non mancheranno. La Coppa Italia e la lunghezza della stagione offriranno a Ricci la possibilità di mettersi in mostra, soprattutto se il Milan dovesse avanzare in Europa. Le competizioni ravvicinate potrebbero costringere Allegri a gestire le energie di Modric, aprendo così spiragli per l’ex Empoli.

Ricci può comunque trarre beneficio dall’allenarsi quotidianamente accanto a uno dei centrocampisti più completi dell’ultimo ventennio. L’obiettivo resta chiaro: crescere, imparare e farsi trovare pronto.


Il sogno Mondiale e la corsa contro il tempo

La Coppa del Mondo 2026, che si disputerà tra Stati Uniti, Canada e Messico, è ormai alle porte. Samuele Ricci vuole esserci, ma per conquistare un posto dovrà dimostrare di meritare fiducia e minuti.

Il talento c’è, la volontà anche: serve soltanto lo spazio per emergere. Il Milan, tra competizioni e ambizioni europee, può ancora offrirgli la ribalta giusta. Ma il tempo, per ora, non gioca dalla sua parte.

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