La Curva Sud ha annunciato che non sarà presente lunedì a Milanello per l’inizio ufficiale della nuova stagione del Milan. Nelle ultime ore, attraverso una storia pubblicata su Instagram, il gruppo organizzato ha comunicato la propria assenza al tradizionale raduno della squadra, che quest’anno inizierà con una seduta serale di allenamento guidata da Massimiliano Allegri.
Il comunicato della Curva Sud
“Domani la Curva Sud non sarà presente al raduno di Milanello. Ringraziamo tutti coloro che sono passati ieri, anche solo per un saluto, per una birra, per respirare un po’ di quel MILANISMO e vedere striscioni e bandiere che da tempo ci sono stati vietati allo stadio… AVANTI ULTRAS, AVANTI MILANISTI!”, si legge nel comunicato.
Il precedente davanti a Casa Milan
Anche l’anno scorso la Curva Sud non si presentò. Anche in quella occasione, la decisione fu accompagnata da una dichiarazione ufficiale. Ma oggi il clima intorno al Milan è ben diverso, più teso, più critico. Negli ultimi mesi, infatti, si è intensificata la contestazione da parte della tifoseria nei confronti della dirigenza, in particolare contro il proprietario Gerry Cardinale e il suo gruppo RedBird. Le scelte societarie, considerate da una parte dei tifosi poco ambiziose e disconnesse dalla tradizione del club, hanno generato una crescente disillusione.
Il malcontento si è manifestato in più forme: cori contro la proprietà durante le ultime partite della scorsa stagione, striscioni polemici, proteste organizzate, e soprattutto il raduno davanti a Casa Milan, quando centinaia di tifosi si sono presentati per chiedere le dimissioni di figure chiave della società. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

L’obiettivo della protesta
In quell’occasione, i nomi messi nel mirino furono precisi: Geoffrey Moncada (responsabile dell’area scouting), Zlatan Ibrahimović, Gerry Cardinale, l’amministratore delegato Giorgio Furlani e il presidente Paolo Scaroni. La protesta non è stata soltanto simbolica: i cori, i volantini e la compattezza del gruppo presente hanno dimostrato quanto sia profondo il solco che si è creato tra una parte della tifoseria organizzata e la gestione attuale del club.
La decisione della Curva Sud di non partecipare al raduno di Milanello assume quindi un significato chiaro: è un atto di disapprovazione, non solo verso le scelte tecniche o dirigenziali, ma verso un’intera visione di club che, secondo molti tifosi, sta indebolendo il Milan. In un momento in cui la squadra si prepara ad affrontare una stagione di transizione, con Allegri di nuovo alla guida e molti interrogativi sul mercato, la frattura tra tifoseria e società sembra tutt’altro che ricomposta.
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