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Il Milan può godersi Jimenez (almeno) un’altra stagione

La retrocessione del Milan Futuro in Serie D rappresenta il punto più basso del progetto lanciato solo dodici mesi fa con grandi ambizioni. La squadra, pensata per fare da ponte tra il settore giovanile e la prima squadra, avrebbe dovuto essere un laboratorio per coltivare e far esplodere giovani promesse pronte a entrare nel giro di Serie A. Ma i numeri parlano chiaro: il progetto ha fallito, almeno nella sua prima incarnazione. I risultati in campo sono stati deludenti e, ancor più grave, pochi talenti hanno realmente fatto il salto di qualità.

Un bilancio deludente

Sette giocatori del Milan Futuro sono stati utilizzati in prima squadra nel corso della stagione, tra cui Camarda, Zeroli e Bartesaghi. Tuttavia, nessuno di loro ha inciso davvero nei momenti decisivi. L’unica eccezione è rappresentata da Alex Jimenez, il terzino spagnolo arrivato dal Real Madrid nel 2023. Anche in questo caso, però, va sottolineato che Jimenez era già stato inserito nel gruppo dei titolari da Pioli nella stagione precedente, rendendo il suo exploit meno sorprendente di quanto ci si potesse aspettare da un vero “prodotto” del nuovo progetto.

La crescita di Jimenez: da scommessa a risorsa

Nonostante un infortunio che lo ha tenuto fermo per diverse settimane, Jimenez ha disputato 28 partite tra Serie A, Coppa Italia e coppe europee. Il suo rendimento è stato solido, mostrando qualità tecniche, capacità di adattamento e una crescente maturità tattica. Il suo impiego costante nella seconda metà di stagione ha convinto anche il nuovo staff tecnico guidato da Massimiliano Allegri, che lo considera una risorsa preziosa per il presente e il futuro della rosa rossonera.

Il Real Madrid osserva, ma non interviene

Il buon rendimento dello spagnolo ha riacceso l’interesse del Real Madrid, club proprietario del cartellino e detentore di un’opzione di riacquisto fissata a poco più di 10 milioni di euro, valida per l’estate 2025. Tuttavia, l’arrivo di Trent Alexander-Arnold e la conferma di Dani Carvajal hanno di fatto chiuso le porte a un suo rientro immediato a Madrid. Per il Milan, una notizia estremamente positiva: potrà trattenere un giovane già inserito, cresciuto nel proprio sistema e, soprattutto, utile anche in ottica liste UEFA grazie alla formazione “interna”.

Se da un lato la retrocessione in Serie D impone una seria riflessione sul futuro del Milan Futuro — tra possibile rifondazione o addirittura chiusura del progetto — dall’altro la parabola di Alex Jimenez dimostra che, con le giuste scelte, il modello può funzionare. La vera sfida per il club sarà ora quella di costruire una struttura più solida, con una visione chiara e una strategia coerente tra giovanili e prima squadra. Perché un progetto che non porta risultati né sul campo né in ottica valorizzazione dei talenti rischia di essere un doppio fallimento.

Tags AC Milan
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