Dopo settimane di attesa e speculazioni, il Milan ha ufficializzato l’arrivo di Igli Tare come nuovo direttore sportivo. L’ex dirigente della Lazio prende il timone dell’area sportiva rossonera con l’obiettivo di rilanciare il club dopo una stagione 2024-25 a dir poco deludente. L’annuncio è arrivato lunedì pomeriggio, ponendo fine a una lunga telenovela di nomi e trattative.
Tare, che vanta una lunga esperienza dirigenziale e una forte identità calcistica, ha rilasciato la sua prima intervista ufficiale a Milan TV, delineando con passione e chiarezza la sua visione per il futuro del club.
L’entusiasmo di chi ha realizzato un sogno
“Sono arrivato con le idee chiare e tanto entusiasmo”, ha esordito Tare, sottolineando l’importanza di trasmettere senso di appartenenza e spirito di squadra. L’ex attaccante albanese, che ha sempre sognato il Milan sin da bambino — come confermato anche dal figlio Etienne in un post su Instagram — ha parlato con emozione del forte legame personale con il club rossonero.
“Il mio esordio in Serie A fu contro il Milan, e mio figlio nacque durante un Milan-Bologna nel 2003”, ha ricordato con orgoglio Tare, visibilmente emozionato nel raccontare questi intrecci personali con la storia del club.
Le priorità: ricostruzione e mentalità vincente
Nel corso dell’intervista, Tare ha spiegato come il suo lavoro inizierà da una attenta analisi degli errori della stagione passata: “È fondamentale imparare dagli sbagli per ripartire con entusiasmo”. Il DS ha ribadito l’intenzione di mettere in pratica le strategie condivise con Furlani e Zlatan Ibrahimović, con cui ha già avuto confronti approfonditi.
Il suo obiettivo? Costruire una squadra affamata di vittorie, in grado di onorare la maglia del Milan in ogni partita. “Voglio vedere San Siro esplodere di gioia”, ha dichiarato, sottolineando quanto sia importante per lui restituire emozioni vere ai tifosi.
Il ruolo del direttore sportivo: idee, strategia e sinergia
Igli Tare ha chiarito anche il suo approccio manageriale: “Entro nel club con umiltà, voglio supportare ogni comparto della società”. Secondo lui, il calcio moderno richiede flessibilità e aggiornamento costante, con una visione che sappia unire campo e gestione aziendale. Per il nuovo DS, il successo passa dal lavoro di squadra e dalla coerenza con l’identità del Milan.
Il concetto chiave è la centralità del risultato, ma ottenuto attraverso un percorso strutturato e duraturo, che includa anche la valorizzazione dei giovani talenti.
“La maglia viene prima del nome”
Uno dei passaggi più intensi dell’intervista è stato quando Tare ha parlato del valore della maglia rossonera: “Ciò che è scritto davanti è più importante di ciò che è scritto dietro. La squadra ti fa diventare qualcuno”. Un messaggio potente, che richiama la storia e l’identità di un club che ha fatto la storia del calcio mondiale.
Un uomo del calcio al servizio del Milan
Con un passato da calciatore e da dirigente di successo alla Lazio, Igli Tare porta con sé esperienza, visione e una profonda conoscenza del calcio italiano. Ora è chiamato a guidare il Milan in una fase delicata, ma ricca di potenziale.
La sua missione è chiara: riportare il Diavolo ai vertici del calcio italiano e internazionale, con idee forti, passione e una strategia condivisa. I tifosi sperano che le sue parole si traducano presto in risultati concreti.
Live Comments
Welcome to our Live Comments section, where new comments will appear automatically
Add a Comment