Allenatore aziendalista, acquisti campati in aria, pochi investimenti e disinteresse per il futuro del Milan. Cardinale e i fantastici quattro (Furlani, Scaroni, Moncada, Ibrahimovic) non ne hanno azzeccata una.
1. La scelta dell’allenatore
Scegliere Fonseca è il simbolo di una proprietà senza idee e ambizioni sportive. L’allenatore portoghese ha vinto l’ultimo trofeo in carriera ben 6 anni fa, per di più con lo Shakthar Donets in un campionato decisamente inferiore ai 5 top europei. Fonseca ha fallito con il Porto, senza vincere il campionato e venendo esonerato a stagione in corso. Ha fallito anche in Italia con la Roma, senza mai riuscire a raggiungere il quarto posto in due anni.
Al Lille non ha vinto nulla e non si è mai qualificato per la Champions. Non è poi ben chiaro perché giocatori e allenatori debbano spesso arrivare dal Lille. Tecnico mediocre dal punto di vista dei risultati, sicuramente non un drago nel risollevare gli animi dopo un’annata deludente. Un ottimo capro espiatorio, aziendalista e con poche pretese sul mercato. Sacrificato ad anno in corso, come volevasi dimostrare. (CONTINUA ALLA PAGINA SUCCESSIVA)
