Dopo una stagione 2024-25 deludente, il Milan è pronto a ripartire. Al centro della rivoluzione c’è Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, sempre più vicino a sedersi alla scrivania di Casa Milan per guidare un nuovo ciclo. Secondo La Gazzetta dello Sport, sono tre le priorità immediate: il futuro di Rafael Leão, la scelta del nuovo allenatore e i rinnovi contrattuali.
Leao: tra permanenza e cessione, tutto passa da Tare
Rafael Leão sarà il primo dossier sul tavolo di Tare. Il numero 10 rossonero ha vissuto un’annata complicata, tra rendimento altalenante e tensioni interne. Il suo contratto, valido fino al 2028, lo renderebbe una colonna del nuovo progetto. Tuttavia, tutto dipenderà dalla scelta dell’allenatore e dalle motivazioni che il portoghese dimostrerà.
Secondo le indiscrezioni, Tare vuole dialogare direttamente con Leão per capire se può ancora essere centrale nel Milan che verrà. In caso contrario, un’offerta importante dal Barcellona o da un altro top club europeo potrebbe aprire le porte alla cessione. Diverso invece sarebbe il discorso con l’Arabia Saudita, opzione già rifiutata dal calciatore.
Il nodo allenatore: Italiano in pole, Allegri l’alternativa
Il secondo tema è la scelta dell’allenatore. La scorsa estate l’ingaggio di Paulo Fonseca si è rivelato un errore e ora il Milan non può permettersi un altro passo falso. Tare, forte della sua esperienza nella Lazio, spinge per un profilo italiano con mentalità vincente. Il favorito è Vincenzo Italiano, reduce da una stagione brillante col Bologna e già vincitore della Coppa Italia ai danni dei rossoneri.
Se Italiano dovesse restare sotto le Due Torri, si valutano le opzioni Massimiliano Allegri e Roberto De Zerbi. Entrambi conoscono bene il campionato e potrebbero rappresentare scelte solide per dare identità tattica e continuità alla squadra.
Rinnovi e mercato: da Maignan a Camarda, Tare studia il futuro
Il terzo asse strategico riguarda i rinnovi. Mike Maignan, Christian Pulisic, Theo Hernandez e Luka Jovic sono i nomi caldi. Maignan è la priorità assoluta: il suo contratto scade nel 2026 e il Milan non può permettersi di perderlo. Per Theo, invece, la situazione è più complicata: l’esterno francese ha chiesto un ingaggio ritenuto eccessivo dalla dirigenza, e la sua permanenza è in bilico.
Nel frattempo, Tare guarda anche al vivaio rossonero. Mattia Liberali, Francesco Camarda, Kevin Zeroli e Davide Bartesaghi sono considerati punti fermi per il futuro. Proprio su Liberali, in scadenza nel 2026, Tare vuole lavorare subito per blindarlo, mentre per Camarda potrebbe profilarsi un prestito per fargli accumulare minuti in prima squadra.

Identità italiana e giovani: la visione tattica di Tare
Durante un’intervista a DAZN nel novembre 2024, Tare aveva già delineato una visione chiara: valorizzare i giovani italiani e costruire una squadra con identità nazionale. Nella sua “top XI del futuro” spiccavano quattro rossoneri, segno di quanto segua da vicino la crescita interna del club.
Non è un caso se tra gli obiettivi di mercato compaiono Giovanni Leoni e Pietro Comuzzo, entrambi difensori centrali classe 2005 e già titolari rispettivamente con Parma e Fiorentina. L’identità tattica e culturale è un tema centrale per Tare, che intende sfruttare la rete costruita in quindici anni di Serie A.
Un’estate decisiva per il futuro rossonero
Con l’assenza dalle coppe europee e un bilancio da sistemare, Tare dovrà massimizzare le risorse disponibili e puntare su un “nucleo motivato” per rilanciare il Milan. In attesa di capire le intenzioni di RedBird Capital in termini di investimenti, sarà fondamentale agire con lucidità e coerenza.
L’estate 2025 segnerà il primo vero banco di prova per Igli Tare come direttore sportivo del Milan. Con tante decisioni da prendere, ogni mossa peserà sul futuro di un club in cerca di riscatto, identità e nuove certezze.