La sconfitta di domenica contro la Roma ha messo il sigillo su una stagione amara per il Milan: niente qualificazione alle competizioni europee. Due ko consecutivi nello stesso stadio, l’Olimpico, sono bastati a condannare i rossoneri all’esclusione da Champions League, Europa League e Conference League per la stagione 2025/26.
Una débâcle che avrà effetti profondi non solo sul campo, ma soprattutto sulle casse societarie, il mercato e l’appeal globale del club.
Addio Champions: persi quasi 100 milioni di euro
La mancata qualificazione alla Champions League rappresenta la perdita economica più rilevante. La scorsa stagione, il Milan – secondo in Serie A – ha incassato dalla UEFA quasi 60 milioni di euro solo per la partecipazione e le prestazioni europee:
- 18,62 milioni di bonus partecipazione
- 7,05 milioni per il ranking storico
- 17,3 milioni di market pool
- 4,16 milioni di quota aggiuntiva
- 12,5 milioni in bonus legati ai risultati
A questi si aggiungono gli incassi da stadio, che nelle notti di Champions possono valere fino a 10 milioni a partita (come nel derby europeo del 2023), per un totale stimato di altri 30 milioni. Con i bonus e le variabili aggiuntive, il totale supera agevolmente i 100 milioni di euro.
Opportunità mancate: Europa League e Conference
Anche le coppe minori avrebbero garantito introiti importanti. L’Europa League avrebbe assicurato almeno 13 milioni di euro iniziali, con la possibilità di arrivare fino a 35 milioni in caso di finale, senza contare le partite casalinghe e i relativi introiti da botteghino.
Persino la Conference League, snobbata da molti, avrebbe potuto portare in dote cifre vicine ai 20 milioni di euro, come dimostrato dal Chelsea, attualmente finalista.
Le parole di Furlani e le conseguenze per il club
Il CEO del Milan Giorgio Furlani ha dichiarato che l’esclusione dall’Europa “non cambierà le strategie del club”. Ma i numeri raccontano una realtà difficile da ignorare. Senza visibilità internazionale, ne risentiranno:
- Mercato in entrata e uscita
- Capacità di attrarre sponsor
- Bonus legati alle performance
- Prestigio e riconoscibilità del brand Milan
Il club rischia di perdere terreno rispetto ai concorrenti sia sul piano sportivo che economico, in un momento storico in cui le coppe europee rappresentano una vetrina irrinunciabile per crescita e sviluppo.
Un’occasione sprecata
Il cammino europeo del Milan è stato segnato da episodi decisivi: dal secondo giallo a Theo Hernandez contro il Feyenoord all’occasione mancata con la Dinamo Zagabria nella fase a gironi. In un nuovo format Champions che premia generosamente il piazzamento tra le prime 16 (fino a 11 milioni di euro), ogni errore è costato carissimo.
L’assenza dalle coppe europee è una ferita profonda per il Milan. Il danno economico sfiora i 100 milioni di euro, ma l’impatto più grave potrebbe essere quello a lungo termine, sul valore del club e sulla sua competitività. Ora la palla passa alla dirigenza, chiamata a gestire una stagione di transizione senza perdere di vista il futuro.