La sconfitta contro il Bologna nella semifinale di Coppa Italia ha segnato, con ogni probabilità, la fine dell’esperienza di Sergio Conceição sulla panchina del Milan. Nonostante il risultato, la vera notizia è la conferma di un divorzio che era nell’aria da tempo. Lo stesso Fabrizio Romano ha ribadito che la separazione era “sempre prevista”, mentre l’AD Giorgio Furlani, pur interrogato sul futuro, si è limitato a rimandare ogni decisione a prossime discussioni.
Il sogno di salvare la stagione con un trofeo nazionale è svanito, e con esso anche l’ultima flebile speranza di dare continuità al progetto tecnico avviato con l’allenatore portoghese. Sergio Conceição, infatti, sembrerebbe lui stesso desideroso di concludere questa tappa della sua carriera.
La prestazione riflesso di una stagione deludente
Il Milan non è riuscito a mettere in campo orgoglio e determinazione nel momento cruciale. Il Bologna ha meritato la vittoria mostrando più fame, mentre i rossoneri si sono limitati a una prova opaca, specchio fedele di un’annata senza identità. La Coppa Italia avrebbe potuto rappresentare una parziale redenzione, ma il fallimento è stato totale. Una squadra spenta e una società che non ha mai davvero trovato la bussola: è questo il quadro preoccupante che emerge dall’Olimpico e dall’intera annata.
Curva Sud: “Domenica sarete soli con la vostra vergogna”

Le reazioni non si sono fatte attendere. I tifosi hanno cantato cori di protesta già durante la partita, rivolgendosi in modo diretto contro la dirigenza. La tensione è poi esplosa nelle ore successive con una dura dichiarazione pubblicata dalla Curva Sud su Instagram:
“Dopo la prestazione indegna di ieri sera, l’ennesima di una stagione frutto dell’evidente incapacità dei dirigenti di via Aldo Rossi e di una squadra senza un briciolo di orgoglio, domenica vi lasceremo soli a Roma. Soli con la vostra vergogna.”
Una presa di posizione drastica, maturata nonostante i divieti di trasferta che circolavano in questi giorni. Segno che la frattura tra tifoseria e club è ormai profonda, forse irreparabile.
Un clima tossico che diventa comprensibile
L’atmosfera intorno al Milan è diventata irrespirabile. Ma più che tossica, ora appare “comprensibile”: la rabbia del popolo rossonero è figlia di un progetto tecnico inadeguato e di una dirigenza che, a detta dei tifosi, ha perso contatto con le esigenze della squadra e della sua gloriosa storia.
Se non verranno prese decisioni forti e immediate, il rischio è che questa frustrazione sfoci in un’estate ancora più burrascosa. Il tempo delle parole è finito: per il Milan è arrivato quello delle scelte.