Zlatan Ibrahimovic ha lanciato un messaggio chiaro alla vigilia della finale di Coppa Italia: il Milan è pronto. Intervenuto agli Internazionali d’Italia di tennis, dove ha fatto tappa insieme alla delegazione rossonera, il fuoriclasse svedese ha parlato ai microfoni di Sky Sport, ribadendo la concentrazione della squadra: “Siamo pronti e preparati”, ha detto. Una dichiarazione breve ma significativa, che fotografa il clima di fiducia che si respira in casa Milan.
Tra un passaggio a tifare Jannik Sinner e qualche parola su Novak Djokovic – dichiarato tifoso del Milan – Ibrahimovic ha trovato anche il tempo per sottolineare il parallelismo tra tennis e calcio: “Il tennis è più mentale”. Ma sul campo, domani, serviranno anche gambe e cuore.
La delegazione rossonera accolta al Quirinale da Mattarella
Nel consueto incontro istituzionale pre-finale, i rappresentanti di Milan e Bologna sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’occasione è stata formale ma anche ricca di emozioni, con l’allenatore rossonero Sergio Conceição protagonista di un discorso particolarmente sentito.
Il tecnico portoghese, arrivato in Italia nel 1998, ha ripercorso il legame profondo con il Paese: “L’Italia è diventata per me una seconda casa”, ha detto, prima di sottolineare quanto sia un onore guidare il Milan in una sfida che celebra la storia del calcio italiano. Il suo discorso ha toccato temi di cultura, identità e rispetto per il prestigio della maglia rossonera.
Per maggiori dettagli sulla carriera del tecnico portoghese, è possibile consultare la sua voce su Wikipedia.
Conceição e Italiano: due allenatori, due storie opposte

Alla vigilia della finale, l’analisi si sposta anche sui due tecnici: Sergio Conceição e Vincenzo Italiano. Il primo, come evidenziato anche da MilanNews, ha un ruolino impressionante nelle finali: da giocatore e da allenatore ha sollevato numerosi trofei, compresa una Supercoppa Italiana con il Milan.
Dall’altra parte, Vincenzo Italiano è alla ricerca della prima gioia in una finale, dopo aver perso le tre disputate con la Fiorentina. Il tecnico del Bologna ha però ribadito la determinazione della sua squadra: “Spero che i nostri tifosi – trentamila all’Olimpico – possano finalmente gioire dopo 51 anni”, ha dichiarato fuori dal Quirinale.
Tra tennis e calcio: il Milan si carica a Roma
Prima del fischio d’inizio, un po’ di relax. La squadra del Milan è arrivata a Roma con due giorni d’anticipo, soggiornando in un hotel della capitale. Lunedì sera l’arrivo, martedì mattina l’incontro istituzionale, poi un passaggio agli Internazionali d’Italia di tennis.
Un’occasione per respirare l’atmosfera di una Roma primaverile, ma anche per tenere alto il morale. Ibrahimovic, presente con Geoffrey Moncada, ha approfittato del momento per ribadire la vicinanza tra sportivi e tifosi: “Oggi tifiamo Sinner. Domani, lui tiferà Milan.”
Una finale che profuma di storia
Il match tra Milan e Bologna non è solo una sfida sportiva. È un confronto tra due identità, due visioni e due storie: quella di un Milan che cerca di riaffermare la propria grandezza e quella di un Bologna che sogna di riscrivere la storia, a più di mezzo secolo dall’ultima Coppa.
Allo Stadio Olimpico domani andrà in scena molto più di una partita: sarà un manifesto della passione italiana per il calcio, alimentato da simboli come Mattarella, campioni come Ibrahimovic e sogni condivisi da tifosi in ogni angolo del Paese.